Un tempo, il mondo delle hypercar ibride era dominato da tre nomi leggendari: McLaren P1, Ferrari LaFerrari e Porsche 918 Spyder. Quella che veniva chiamata la “Sacra Trinità” rappresentava l’apice della tecnologia e delle prestazioni automobilistiche. Oggi lo scenario è cambiato e, accanto alle future eredi della P1, la McLaren W1, e della LaFerrari, la Ferrari F80, si potrebbe inserire anche un’outsider americana, la Chevrolet Corvette ZR1X C8, attesa per il 2026.
Nonostante questa inattesa intrusione, le voci su un ritorno in scena di Porsche si fanno sempre più insistenti. Dopo aver presentato la Mission X come visione di una supercar elettrica, sembra che il marchio di Zuffenhausen abbia rivisto i propri piani a causa del poco entusiasmo riscontrato dal pubblico verso le sportive a batteria pura.

Le ultime indiscrezioni indicano invece un possibile cambio di rotta: al posto di una full electric, Porsche starebbe lavorando a una nuova hypercar plug-in hybrid, naturale erede spirituale della celebre 918 Spyder.
Le ragioni sono comprensibili. Le batterie continuano a essere pesanti, costose e complesse da raffreddare, soprattutto in un’auto ad altissime prestazioni. Un powertrain che combini un motore termico con più unità elettriche potrebbe garantire oltre 1.000 cavalli, erogazione istantanea di coppia e il sound emozionante che gli appassionati desiderano, senza penalizzare troppo peso e bilanciamento.
Il designer Andrei Avarvarii, noto per le sue creazioni digitali a tema automobilistico, ha immaginato questa futura hypercar tedesca prendendo spunto dalla Mission X. Secondo lui, il nuovo modello manterrà un’aerodinamica estrema, una struttura in fibra di carbonio e pacchetti Weissach dedicati alla pista.

Sotto la carrozzeria, invece, potrebbe trovare spazio un V6 o V8 abbinato a un sofisticato sistema ibrido, una formula che mescolerebbe tradizione e innovazione. Se mai vedrà la luce, la nuova hypercar Porsche non punterà certo sulla convenienza, infatti si tratterà di un modello esclusivo, con un prezzo a sette cifre e ambizioni da record al Nurburgring. Più che una semplice auto, diventerebbe un manifesto delle prestazioni senza un’elettrificazione totale.