Tra le auto sportive nipponiche più amate di sempre, la Honda S2000 occupa un posto speciale nel cuore degli appassionati. Prodotta dal 1999 al 2009, questa roadster a trazione posteriore ha lasciato un segno indelebile grazie al suo motore VTEC ad alta rotazione, alla precisione di guida e al tetto in tela retraibile, che la rendeva una rivale diretta, e decisamente più aggressiva, della Mazda MX-5.
Dotata di serie di differenziale autobloccante, trasmissione manuale a sei rapporti e un peso contenuto, la S2000 era spinta da un motore quattro cilindri da 2,0 litri (2,2 litri in alcuni mercati), capace di erogare fino a 250 CV e 218 Nm, garantendo uno scatto da 0 a 100 km/h in meno di 7 secondi.
Negli ultimi anni, molti fan hanno sperato in un ritorno di questo leggendario modello, soprattutto mentre Honda sembrava concentrarsi su progetti a trazione anteriore come la Prelude coupé. Ora, grazie alla fantasia digitale di Turbo Treasury, la seconda generazione della S2000 prende forma, almeno virtualmente, con tutta la nostalgia e le lacrime del caso.

Il concept digitale reimmagina la possibile Honda S2000 dei sogni con un look completamente rivisitato: frontale squadrato ma affilato, cofano ispirato alla Civic Type R, linee tese e scolpite che attraversano la carrozzeria coupé, fino a culminare in un alettone posteriore fisso e un bagagliaio in stile NSX. I quattro terminali di scarico enfatizzano la sportività e lasciano intuire il potenziale esplosivo sotto il cofano.

Il propulsore ipotizzato per questa roadster tanto desiderata sarebbe un 2.0 litri biturbo a benzina, quattro cilindri, capace di generare ben 500 CV, rigorosamente abbinato a un cambio manuale a sei marce e trazione posteriore, in perfetta continuità con la tradizione. Ed anche se si tratta solo di un esercizio di stile, il messaggio è ancora quello degli ultimi anni. Gli appassionati vogliono il ritorno della S2000, e Honda dovrebbe proprio ascoltare questa richiesta.