Chiunque conosca un po’ il mondo del rally a tappe sa bene che Audi vanta un’eredità leggendaria in questo sport. Il marchio dei Quattro Anelli ha lasciato un’impronta indelebile negli anni ‘80, quando ha rivoluzionato il mondo delle corse con il suo innovativo sistema di trazione integrale “Quattro”, dominando l’epoca d’oro del Gruppo B.
Ancora oggi, il termine Quattro è sinonimo di eccellenza e prestazioni, e la sua evoluzione moderna continua a stupire, persino su vetture insospettabili come la Audi A8L. La maestosa berlina di lusso di Ingolstadt ha dimostrato di saper dire la sua anche in un contesto inaspettato: un test invernale su un percorso da rally. Il teatro della sfida è stato il Team O’Neil Rally School, nel cuore innevato del New Hampshire.

Con il suo peso imponente, un bilanciamento frontale pronunciato e un passo lungo, la A8L non è certo nata per il rally. Eppure, contro ogni pronostico, ha mantenuto un’inaspettata compostezza sia nelle curve strette che nei tratti ad alta velocità.
Il pilota Wyatt Knox, istruttore della Team O’Neil, sapeva che la berlina tedesca non avrebbe potuto competere per il miglior tempo assoluto, ma i risultati sono stati comunque sorprendenti. La A8L si è piazzata a metà classifica, battendo rivali del calibro della Toyota Corolla e del mastodontico Ram TRX, e tenendo testa a veicoli con una vocazione ben più off-road, come il Ford Bronco e il Dodge Durango SRT.

Secondo Knox, le principali limitazioni che impediscono alla Audi A8L di essere ancora più competitiva sono “il ritardo del turbo”, che rallenta la risposta dell’accelerazione, la trasmissione automatica “datata”, meno reattiva rispetto ai cambi moderni, i freni antibloccaggio, che in un contesto di guida sportiva possono risultare un limite e, ovviamente, il peso massiccio, inevitabile per una berlina di queste dimensioni.
Chi l’avrebbe mai detto che una lussuosa ammiraglia da strada potesse divertirsi in un contesto così estremo? Seppur lontana dall’essere una vettura da rally vera e propria, la Audi A8L ha dimostrato che il DNA sportivo della casa di Ingolstadt è vivo, anche nei modelli più eleganti e sofisticati.