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Truffa Rc auto della carta vetrata: difendersi in 3 mosse

Come stare alla larga da chi mette in piedi una frode diabolica

La Polizia lancia l’allarme: occhio alla truffa Rc auto della carta vetrata. Come spiega l’agente di Polizia Antonio D’Agostino (vicepresidente Associazione Polizie locali, Comando Lazio), l’espediente consiste nel “passare” sulla carrozzeria del veicolo della vittima un foglio di carta abrasiva per ottenere l’effetto dell’ammaccatura.

Truffa Rc auto: fase successiva

A questo punto, la fase due: viene simulato un urto con la loro vettura che presenta un danno. Così i truffatori “assalgono” psicologicamente la vittima. Facendola passare per carnefice. Ossia per l’automobilista che ha causato l’incidente, senza accorgersi di nulla: gli viene detto in sostanza che è un un imbranato. La vittima è quindi sotto scacco psicologicamente. Ecco la soluzione “bonaria” della vicenda: chiedono 300-400 euro di risarcimento per il finto danno, importo che poi viene ridotto in funzione delle immediate disponibilità di contante della vittima. In alcune circostante, inoltre, è presente anche un complice per il ruolo del “testimone” pronto a confermare quanto sostenuto dal truffatore. Perché la vittima cede? Teme anche l’aumento della Rc auto. Ma soprattutto è in soggezione psicologica. Ecco come difendersi da questa truffa Rc auto.

1) Chiamare le Forze dell’ordine

Contattare immediatamente le Forze dell’ordine: Polizia locale in città; Carabinieri o Polizia stradale fuori città. Contattare anche un numero di fiducia: un parente, un amico. Chiamare anche l’assicuratore subito, nell’immediato. Dite ai signori che vi stanno di fronte che siete disposti a pagare: ma volete aspettare la Polizia. Che sia o no una truffa Rc auto, siete in regola.

2) Non pagare niente

Non sborsare neppure un euro. Se davvero non è una truffa Rc auto e il danno è stato causato, allora il rimborso del danno può essere effettuato col tramite della compagnia. Lo spiega l’Ania (assicurazioni): generalmente le polizze con tariffa bonus/malus e tariffe simili prevedono il “riscatto del sinistro”: il contraente evita le maggiorazioni di premio derivanti dal malus offrendo all’impresa il rimborso degli importi che la compagnia stessa abbia pagato per uno o più dei sinistri avvenuti nel periodo precedente alla scadenza della polizza. In tal modo il contraente potrà guadagnare una classe al rinnovo e beneficiare della riduzione del premio connessa al bonus. Se il sinistro provocato dall’assicurato è stato gestito secondo la procedura di risarcimento diretto, la compagnia di assicurazione del responsabile dell’incidente per legge non può conoscere l’effettivo importo liquidato al danneggiato direttamente dalla propria compagnia di assicurazione.

3) Fare le foto con smartphone

Intanto, nell’immediato, fotografate le parti danneggiate dell’auto. Fotografate, senza che nessuno se ne accorga, anche la targa dell’auto danneggiata. Prendete tempo, senza pagare. L’importante è mantenere la calma e affidarsi alle Forze dell’ordine: può darsi che i truffatori siano disperati disoccupati, disposti a utilizzare armi anche per pochi euro.

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