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Tutor autostrade: come e quando funziona

Tutto sul Tutor, lo strumento che più spaventa chi va troppo veloce in auto

Uno dei sistemi 'Tutor' di controllo velocita' riattivati oggi nella tratta A16 Napoli-Canosa tra Avellino e Baiano dove nel luglio del 2013 avvenne il grave incidente del bus caduto dal cavalcavia che provoco' 38 vittime , 27 luglio 2018 ANSA / CIRO FUSCO

Il Tutor autostrade è lo strumento che fa più paura a chi va troppo veloce in auto. Infatti, l’autovelox misura solo la velocità in un punto; mentre il Tutor misura la velocità media. Il primo è aggirabile: basta rallentare a pochi metri dalla postazione. Il secondo non è aggirabile in nessun modo, a meno di fare una sosta fra un portale di rilevazione e l’altro.

Tutor autostrade: quanti km

Attivo da una quindicina di anni, il Tutor Sicve è stato progressivamente installato lungo tutte le tratte caratterizzate da tassi di mortalità superiori alla media. Fino a raggiungere un’estensione di circa 2.500 km di carreggiate di Autostrade per l’Italia e società controllate. A inizio 2018 è stato completamente rivisto il meccanismo di funzionamento. Con l’attivazione di un nuovo sistema che ha sostituito il precedente (è in ballo una causa sul brevetto). È oggi attivo su circa 300 km di carreggiate di Autostrade per l’Italia e società controllate.

Come funziona il Tutor

Il meccanismo di funzionamento del Sicve Tutor permette di rilevare l’eccesso della velocità calcolata tenendo conto del tempo impiegato dagli automobilisti per viaggiare su tratte delimitate da due portali Tutor posizionati indicativamente tra i 10 e 25 km tra loro.

  • Il sensore del portale d’ingresso rileva la categoria del veicolo (automobile, moto, camion, pullman) e attiva le telecamere che scattano la fotografia, registrando data e ora di passaggio. Il sensore del portale successivo esegue le stesse operazioni di quello a monte.
  • Un sistema centrale effettua gli abbinamenti tra i dati registrati dalle telecamere dei due portali, calcolando i tempi di percorrenza di ciascun veicolo.
  • Per i veicoli in violazione, il sistema interroga in automatico gli archivi della Motorizzazione e gli archivi degli autonoleggi per risalire rispettivamente all’intestatario e al conducente del veicolo.

Tutor: i suoi “segreti”

Il Tutor è interamente gestito dalla Polizia Stradale. Questa ne programma l’attività definendone le ore di accensione e i relativi parametri di funzionamento, e accerta le infrazioni e ne emette i verbali con le relative sanzioni. Ma ecco alcuni “segreti” del Tutor.

  • Il Tutor funziona anche di notte, in caso di pioggia e in presenza di nebbia con visibilità ridotta.
  • Quando in caso di pioggia il limite diminuisce a 110 km/h, anche il limite del Tutor viene abbassato su decisione e a opera della Polizia Stradale.
  • Le telecamere sono in grado di rilevare anche i veicoli che viaggiano in corsia di emergenza.
  • La presenza del Tutor è sempre segnalata da appositi cartelli verdi installati in avvicinamento e sotto i portali. Il suo funzionamento è invece indipendente dalla pubblicazione del relativo messaggio sui pannelli luminosi.
  • Le sanzioni sono emesse e incassate direttamente dallo Stato e non vanno quindi, in nessuna misura, a beneficio di Autostrade per l’Italia.
  • Il funzionamento del Tutor è indipendente dalla traiettoria seguita dal veicolo nel momento del transito sotto i portali. Il Tutor è in grado di rilevare correttamente anche i veicoli che transitano in diagonale o a cavallo delle corsie.
  • La presenza del Telepass in auto non incide sul funzionamento del sistema di controllo.
  • Il sistema di controllo memorizza i dati dei veicoli ma solo ai fini della verifica dell’infrazione: i dati dei veicoli che infrangono i limiti infatti vengono utilizzati per la notifica del verbale.

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