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Auto vecchie in Italia, ci salvano meccanici e carrozzieri

In Italia un parco veicoli antiquato, dice l’Aci. Per fortuna, figure come meccanici e carrozzieri riparano le vetture migliorando la sicurezza stradale

Non ho soldi per un’auto nuova, e i mezzi pubblici sono davvero scadenti: non sopporto l’idea poi di restare a piedi a causa dei continui scioperi del personale di treno, metro, bus e tram. Che faccio? Mi tengo l’auto vecchia. O compro un usato di una certa età. Così si spiega il fenomeno delle auto vecchie in Italia. Un mix fra mancanza di quattrini e assenza di alternative alla macchina privata.

Auto vecchie in Italia: la foto dell’Aci

L’Automobile club d’Italia, alla 74a Conferenza del traffico e della circolazione, parla di pianificazione eco-razionale della mobilità. Che deve prevedere investimenti per l’eliminazione o la sostituzione con usato recente dei quasi 14 milioni di auto ante Euro 4 (il 35% del parco circolante). Si tratta di auto immatricolate prima del 2006 e quindi non dotate dei più recenti dispositivi di abbattimento delle emissioni inquinanti e nocive. E non sicure come le vetture moderne. Occorre pure lo svecchiamento dei mezzi pubblici, sostituendo gli autobus diesel Euro 3 (il 60% del parco autobus nazionale). Servirebbe il sostegno a rottamare le vecchie auto da Euro 0 a 3, le più inquinanti, con auto più sicure e avanzate. Quali, ovviamente, le ultimissime Euro 6d, come anche le recenti e più accessibili Euro 4 ed Euro 5.

Ma intanto, meccanici e carrozzieri pensano alla sicurezza stradale

La politica italiana pensa a come risolvere il problema. Dietro, l’Unione europea spinge: ci rifila una multa colossale di un miliardo di euro se non ci mettiamo in riga con le polveri sottili nell’aria. Specie al Nord (Milano su tutte) non si respira. Segno che i blocchi del traffico servono a poco o a zero. Intanto, per fortuna, meccanici e carrozzieri pensano alla sicurezza stradale. Le riparazioni delle auto a regola d’arte sono sempre più importanti: occorre che motore, meccanica e carrozzeria delle auto vecchie in Italia siano nelle migliori condizioni possibili.

Auto vecchie: contro lo smog e gli incidenti

Come rammenta Autopromotec, resta essenziale agli effetti dell’inquinamento lo stato di manutenzione del mezzo. Oltre ad accelerare la sostituzione del nostro parco circolante fortemente invecchiato durante la crisi, è dunque di fondamentale importanza mantenere in buone condizioni di efficienza le auto circolanti e in particolare le auto più anziane. Contro lo smog e gli incidenti.

Un 2018 rassicurante in fatto di manutenzione auto

L’Anfia (filiera auto) ricorda che, nel 2018, gli italiani hanno speso 32,1 miliardi per la manutenzione e la riparazione delle autovetture. Rispetto al 2017, quando la spesa ammontava a 30,9 miliardi, vi è stata una crescita del 3,7%. Su questo risultato hanno inciso l’incremento del ricorso, da parte degli italiani, alle officine di autoriparazione (+1,2%), e il rialzo medio dell’1,2% dei prezzi per la manutenzione e riparazione. Con il dato 2018, la spesa per la manutenzione e le riparazioni di autovetture in Italia prosegue per il quinto anno consecutivo sulla strada della crescita, dopo la contrazione avvenuta nel biennio 2012-2013.

Meccanici sempre più importanti in Italia

L’attività di manutenzione e riparazione delle autovetture acquisisce un’importanza sempre maggiore: le sempre più diffuse innovazioni tecnologiche, unite all’incremento dell’elettronica a bordo, implicano attività e interventi di riparazione in costante evoluzione. Che richiedono un continuo aggiornamento degli operatori, chiamati a garantire il miglior servizio possibile. Il meccanico sempre più meccatronico: si sporca le mani ma è anche abile con la tecnologia.

Carrozzieri e auto vecchie: si alla libertà di scelta del danneggiato

In quanto ai carrozzieri, aggiungiamo noi, per fortuna la libertà di scelta del danneggiato viene tutelata da Federcarrozzieri, la Federazione di carrozzieri indipendenti: il cliente che ha subito il danno può far riparare la macchina dal carrozziere libero, quello di fiducia. È bene dire no alla canalizzazione forzata delle compagnie assicuratrici. Che, per controllare il mercato della riparazione Rc auto, spinge i clienti verso i carrozzieri convenzionati. Costretti a lavorare alla manodopera bassa imposta dalle compagnie. Con possibili ricadute negative sulla qualità della riparazione e quindi sulla sicurezza stradale.

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