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Auto schilometrate: ecco le truffe

Un blog evidenzia le frodi legate alle auto usate col contachilometri alterato

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La truffa delle auto schilometrate va sempre di moda. Il furbetto ha una vettura con 100.000 km che vale 5.000 euro; perché valga 6.000 euro altera il contachilometri, facendo risultare una percorrenza di 30.000 km. Semplice. Negli anni, l’Unione europea e l’Italia (che ha recepite le regole dell’Ue) hanno cercato di combattere la truffa delle auto schilometrate. In particolare, con regole più rigide alle revisioni auto periodiche obbligatorie. Ma ora revisioniautoblog.com di Diego Brambilla lancia un altro allarme.

Auto schilometrate e Striscia la notizia

A Striscia la notizia, il 30 ottobre 2019, è andato in onda un servizio sulle auto schilometrate. Secondo il blog, il servizio lascia immaginare che le truffe siano circoscritte a veicoli datati. Vengono rivenduti da piccoli commercianti. Con una modifica illegale all’odometro, il contachilometri si può alterare. La frode è utile anche al cliente in procinto di acquistare un nuovo veicolo: specie quando approfitta di una promozione con permuta, riuscirà a farsi valutare maggiormente l’auto ceduta. Quindi, auto nuova da 50.000 euro; auto in permuta valore vero 10.000 euro, ma valore con schilometraggio 15.000; e guadagno illecito di 5.000 euro del cittadino.

Qual è il problema delle auto schilometrate

Effettivamente l’illecito c’è, come dice Striscia, ma per il blog nel mirino è finita la persona sbagliata. L’unico reato evidente in questo servizio è il “falso ideologico in atto pubblico” commesso dall’ispettore. Chi è? Quello che ha eseguito la revisione ministeriale. Ha registrato la percorrenza di 131394 Km. Per una Ford Fiesta MK4 munita di odometro analogico a cinque cifre. Si tratta di un bug non ancora gestito dal ministero dei Trasporti. Che guaio: i contachilometri di questo tipo molto comuni prima degli anni 1990 si azzerano ai 100.000 km e multipli. Esempio, ai 101.000 km, il contakm riporta 1.000 km. Ai 201.000 km, il contakm riporta 1.000 km. Un gioco da ragazzi far passare una macchina che ha 240.000 km per un’auto che ha 40.000 km. La reale percorrenza del veicolo non la sa nessuno.

Cosa è successo con l’auto schilometrata

Per il blog, tutto dipende dalla base con cui l’ispettore ha registrato 131394 e non 31394, oppure 231394, 331394 e così via. Le parole dell’automobilista? Oppure la cronologia delle manutenzioni? Tutti documenti privi di valore legale. Che non influenzano una registrazione ufficiale. L’ispettore addetto alla revisione ministeriale deve trascrivere il chilometraggio che legge. Sì: stavolta, non l’ha fatto, infangando il lavoro di un commerciante innocente.

Portale dell’automobilista per le auto schilometrate: serve a poco

Striscia raccomanda l’utilizzo del servizio “Verifica ultima revisione” sul Portale dell’automobilista: è del ministero dei Trasporti. Accessibile dalla homepage del sito selezionando dal menù la voce Servizi Online. Serve? A poco. O a nulla. I truffatori riescono a eludere il sistema. Occhio: l’unica revisione pubblica è l’ultima in ordine cronologico. Se io ripeto il controllo ministeriale anche al di fuori della regolare scadenza (doppia revisione/revisione anticipata), viene sovrascritta la percorrenza. Che coi truffatori è più bassa. Sulla carta di circolazione, c’è il talloncino. Ma lo togli in un attimo. Metti quello della revisione fantasma e hai fregato il mondo intero. Insomma, piano con questo Portale dell’automobilista che, per miracolo, risolve i problemi dello schilometraggio.

Novità revisione sul Portale dell’automobilista

Comunque, dal 1° giugno 2018, tutte le revisioni sono memorizzate nella cronologia del Portale dell’Automobilista tramite il servizio “Verifica revisioni effettuate”. Così, rintraccia le “doppie revisioni” (o revisioni anticipate) mascherate dallo strumento obsoleto pubblicizzato da Striscia.

Cosa dice il Codice della strada sulle revisioni

Ricordiamo che per le autovetture, per gli autoveicoli adibiti al trasporto di cose o a uso speciale di massa complessiva a pieno carico non superiore a 3,5 t e per gli autoveicoli per trasporto promiscuo, la revisione deve essere disposta entro quattro anni dalla data di prima immatricolazione. E successivamente ogni due anni, nel rispetto delle specifiche decorrenze previste dalle direttive comunitarie vigenti in materia. Lo dice l’articolo 80 del Codice della strada.

Niente revisione: quali multe e cosa succede in caso di incidente

Chi circola con un veicolo che non sia stato presentato alla prescritta revisione è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma di 173 euro. L’organo accertatore annota sul documento di circolazione che il veicolo è sospeso dalla circolazione fino all’effettuazione della revisione. È consentita la circolazione del veicolo al solo fine di recarsi per fare la revisione. Al di fuori di tali ipotesi, nel caso in cui si circoli con un veicolo sospeso dalla circolazione in attesa dell’esito della revisione, si applica la sanzione amministrativa del pagamento di 2.002 euro. Chi produce agli organi competenti attestazione di revisione falsa è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma di 431 euro. Da tale violazione discende la sanzione amministrativa accessoria del ritiro della carta di circolazione. Non è la multa a fare paura, ma la rivalsa Rc auto: se si causa un incidente con auto senza revisione, la compagnia si fa risarcire i danni dal cliente.

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