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Occhio d’aquila: arriva a Milano un nuovo sistema di controllo dei parcheggi

Il sistema di controllo dei parcheggi viene posizionato sul tetto delle auto dell’ATM

Milano strisce blu

Nelle scorse ore è stata annunciata l’introduzione a Milano dell’Occhio d’aquila. Si tratta di una nuova tecnologia capace di controllare i parcheggi sulle strisce blu e gialle e le vetture in doppia fila. In seguito ad una fase di sperimentazione, il Comune del capoluogo lombardo ha deciso di far partire ufficialmente da oggi l’operatività di questo nuovo sistema.

L’Occhio d’aquila è posizionato sul tettuccio delle auto ATM (Azienda Trasporti Milanesi) ed è abbinato a una telecamera in grado di rilevare tutte quelle vetture che non hanno pagato il biglietto per la sosta oppure non dispongono del permesso.

Milano strisce gialle
Milano, Occhio d’aquila è in grado di rilevare le auto parcheggiate senza permesso sulle strisce blu e gialle

Occhio d’aquila: la nuova tecnologia termina la fase di sperimentazione a Milano

Il funzionamento di questa nuova tecnologia di controllo è piuttosto semplice. Essa registra le targhe delle vetture parcheggiate sia sulle strisce blu che su quelle gialle e le invia a un server centrale per effettuare un controllo.

Al termine, si ottiene un risultato che riporta se l’auto è senza tagliando o autorizzazione. In automatico, scatta la multa. I dati catturati dall’Occhio d’aquila vengono comparati con quelli inseriti dagli automobilisti poiché è obbligatorio inserire il numero della targa del veicolo parcheggiato nel momento in cui si effettua il pagamento.

Milano parcheggio doppia fila

Come detto poco fa, oltre a rilevare eventuali vetture parcheggiate senza permesso sulle strisce blu e gialle, l’Occhio d’aquila è capace di identificare le auto in doppia fila. Almeno per il momento, la nuova tecnologia non è in grado di controllare i permessi per i disabili perché alcuni sono associati alla targa mentre altri direttamente alla persona fisica.

Dunque, è necessario per forza effettuare un controllo umano dalle autorità competenti. Tuttavia, non è da escludere l’implementazione in futuro di una funzionalità di controllo dedicata.

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