in

BP investe nell’app Whim per il trasporto integrato 

La società petrolifera crede nell’app che riunisce tutti i mezzi per muoversi

Due i protagonisti di questo articolo. Il primo è BP, originariamente noto come British Petroleum. Più di una società del Regno Unito operante nel settore energetico: è un colosso planetario. Che fa business anche nel petrolio e nel gas naturale. Un gigante che se la gioca con Royal Dutch Shell, ExxonMobil e Total.  E che muove nel mondo importi di denaro colossali. La BP, va detto, è pure nota per il disastro ambientale nel Golfo del Messico nel 2010. Il secondo attore della storia è infinitamente più piccolo, ma degno di nota: Whim. Una sfiziosa applicazione per riunire tanti mezzi di trasporto: una soluzione sviluppata per Helsinki da MaaS Global, un’azienda il cui acronimo sta per Mobility as a Service. Ora BP investe nell’app Whim.

Mobilità integrata

BP, con Whim, ha un obiettivo semplice: proporre alle persone di spostarsi nel Nord Europa con un modello di mobilità integrata. Parliamo di mezzi pubblici. Solo per fare un esempio: da casa, fuori città, tram, bus, metro e taxi per arrivare in centro a un appuntamento. Whim che fa? Pianifica tutte le soluzioni e i loro pagamenti, che avvengono tramite mobile. Vengono riunite tutte le offerte di diversi provider in un’unica proposta. D’altronde, BP tiene le antenne molto dritte per capire dove va la mobilità del futuro nei Paesi più sviluppati. E ha investito anche nella mobilità elettrica all’interno del Regno Unito. Ora BP investe nell’app Whim.

Un numero indicativo

Un dato: per l’opzione più costosa, si versano 499 euro al mese e si ha accesso a qualsiasi forma di mobilità h 24. Roy Williamson, vicepresidente advanced mobility di BP, dice che Whim è super conveniente. Fra i target, la diminuzione del 38% dell’uso dell’auto privata.

Investimento non male

BP investe 10 milioni di euro in Whim. E punta a espandersi a Singapore e negli Stati Uniti. Ovviamente, serve terreno fertile: mezzi pubblici efficienti, traffico non disastroso, scioperi degli addetti ai servizi di pubblica utilità ridotti al minimo o eliminati, sicurezza stradale, certezza della partenza e dell’arrivo, qualità buona dell’asfalto dove si viaggia. E connessioni Internet all’altezza, visto che il cliente fa tutto con app per smartphone. Insomma, a Helsinki, Whim funziona, c’è spazio anche in altre d’Europa e degli States, nonché a Singapore. Più difficile che faccia presa in Italia: nelle nostre metropoli che esplodono di traffico e dove i mezzi pubblici sono inefficienti, mancherebbe la materia prima.

Lascia un commento