in

IVA sulle patenti: un provvedimento potrebbe evitare l’effetto retroattivo

Il provvedimento eviterebbe la riscossione degli importi per tutte le persone soggette alla retroattività della sentenza

IVA sulle patenti

Ad inizio mese è stato confermato l’aumento del costo della patente attraverso una risoluzione emanata dall’Agenzia delle entrate che prevede l’aggiunta dell’IVA del 22%. Per questo le varie autoscuole sono sul piede di guerra per evitare anche il pagamento retroattivo fino a 5 anni dell’imposta sia sulle lezioni teoriche che su quelle pratiche.

Durante un intervento in TV, Antonio Misiani, viceministro dell’economia e delle finanze, ha anticipato la possibilità di un via libera a un apposito provvedimento studiato per evitare la riscossione degli importi.

Antonio Misiani
Antonio Misiani, viceministro dell’economia e delle finanze nel Governo Conte II

IVA sulle patenti: sono circa 4 milioni quelle coinvolte tra il 2014 e il 2018

In un post pubblicato su Facebook, Misiani ha riportato: “La situazione paradossale che si è creata sulle scuole guida deriva da una sentenza di marzo 2019 della Corte di giustizia UE, che ha stabilito che questi servizi non possono essere IVA esenti. Sul futuro vale la sentenza comunitaria. Sul passato, come ho detto a #Mattino5, vogliamo evitare che le scuole guida debbano chiedere ai clienti degli ultimi 5 anni di versare un’imposta (IVA) che all’epoca non era dovuta. Lo faremo con una norma che inseriremo nel primo provvedimento utile“.

Secondo l’Unasca, una delle associazioni di categoria, sarebbero circa 4 milioni le patenti coinvolte con l’applicazione retroattiva del provvedimento emanato dall’Agenzia delle entrate. Per tutte le patenti prese tra il 2014 e il 2018, tale sentenza permetterebbe di “recuperare” circa 100.000 euro. Si tratta di una somma che i gestori delle autoscuole dovrebbero sborsare di tasca propria in quanto non possono imporla ai loro ex allievi.

Bisogna considerare, inoltre, che questo provvedimento metterebbe a serio rischio l’esistenza di molte scuole guida e in automatico diversi posti di lavoro. L’Agenzia delle entrate ha evidenziato che non sono dovuti né interessi e né sanzioni ma esclusivamente l’imposta del 22%.

Se la sentenza non riceverà nessuna modifica, quasi sicuramente il costo medio per le patenti aumenterà. Attualmente, la patente B costa tra i 700 e i 900 euro. Non ci resta che attendere i prossimi giorni per scoprire se il provvedimento anticipato da Antonio Misiani verrà approvato oppure no.

Lascia un commento