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FCA conferma gli investimenti in Italia nonostante il fallimento della trattativa con Renault

Pietro Gorlier, responsabile EMEA di FCA, conferma che il “Piano Italia” non è legato all’alleanza con la casa francese

Tra la fine del mese di maggio ed il mese di giugno, uno degli argomenti più “caldi” del mondo dei motori è stato quello della possibile alleanza tra FCA e Renault, una trattativa nata da una proposta del gruppo italo-americano che, vista dopo verificato l’assenza delle basi necessarie per trovare un accordo, ha ritirato la proposta. Dopo settimane di rumors ed indiscrezioni in merito ad una possibile riapertura delle trattative, FCA ora guarda avanti ed, in particolare, si concentra sul “Piano Italia” che prevede 5 miliardi di Euro di investimenti negli stabilimenti del nostro Paese.

A margine dell’inaugurazione della nuova linea della Fiat 500 Elettrica nello stabilimenti di Mirafiori, Pietro Gorlier, responsabile di FCA per l’area EMEA, è tornato sull’argomento della trattativa tra FCA e Renault andando a confermare quanto già era stato annunciato, nelle scorse settimane, dall’amministratore delegato Manley e dal presidente Elkann.

Il mancato accordo con Renault, secondo Gorlier, non cambierà i piani per gli investimenti in Italia di FCA. Il piano industriale per gli stabilimenti italiani era stato annunciato in via ufficiale lo scorso mese di novembre. Successivamente, il piano è stato revisionato (ufficialmente) a causa dell’annuncio dell’Ecotassa da parte del Governo italiano. 

Fiat 500 Elettrica

Cosa prevede il piano di investimenti in Italia di FCA

Al netto della questione ancora aperta del D-SUV Maserati, che secondo le alcune indiscrezioni sarebbe stato cancellato e non sostituito dal piano industriale del gruppo per poi essere riconfermato a distanza di poche settimane, tutti gli altri progetti di FCA sono confermati. Gorlier ha ribadito che il piano di investimenti per gli stabilimenti italiani è già partito e la presentazione della nuova linea di produzione della Fiat 500 BEV è la conferma.

Ricordiamo, inoltre, che poche settimane fa da fonti sindacali è arrivata la conferma dell’avvio della produzione della Jeep Compass e della Renegade ibrida a Melfi, stabilimento che diventerà sempre più importante per il sistema industriale italiano e che, grazie al debutto sulle linee di produzione della Compass, potrà puntare alla piena occupazione nel giro di pochi mesi.

In cantiere c’è sempre l’Alfa Romeo Tonale, il nuovo C-SUV anticipato dalla concept car presentata al Salone dell’auto di Ginevra. Il progetto si farà anche se, almeno in via ufficiale, FCA non ha ancora rilasciato dettagli precisi in merito alle tempistiche di produzione del nuovo modello. In ogni caso, il Tonale “di serie” dovrebbe essere pronto tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021 confermando la tendenza di Alfa Romeo di “prendersela comoda” con il lancio di nuovi progetti.

Tra le novità del “Piano Italia” c’è la produzione della Maserati Alfieri, supercar del Tridente che verrà realizzata (anche in versione elettrica) nello stabilimento di Modena. Come confermato dai sindacati, la produzione della Alfieri dovrebbe partire nel corso della metà del 2020. Per quanto riguarda il futuro di Maserati, all’orizzonte c’è anche l‘elettrificazione della gamma che dovrebbe partire con il Levante, il SUV del brand prodotto a Mirafiori, a partire, anche in questo caso, dal 2020. 

A completare le novità di FCA per gli stabilimenti italiani di FCA dovrebbe esserci il debutto di un’inedita variante mild hybrid della Fiat Panda. Il progetto, al centro di rumors da diverse settimane, dovrebbe essere pronto per il debutto entro il 2021 andando a completare un processo di rinnovamento per la gamma di modelli che FCA produce in Italia.

Resta da capire quale sarà il futuro di Cassino dove, con la possibile cancellazione del D-SUV Maserati e la crisi di vendite di Alfa Romeo, la situazione è davvero molto preoccupante. Il gruppo, per ora, non ha fatto sapere quali saranno gli investimenti per lo stabilimento laziale che dovrebbe registrare a breve il debutto delle varianti ibride di Giulia e Stelvio.

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