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Jeep Camp 2019, la protesta degli ambientalista: “Sconfina nel parco”

Il direttore dell’area verde Vittorio Ducoli: “Si tratta di una piccola porzione”

Camp Camp 2019

Non smettono di imperversare le critiche sul Camp Jeep 2019. In programma dal 12 al 14 luglio a San Martino di Castrozza, centinaia di Jeep 4×4 dovrebbero riunirsi nell’area di Ces e della Tognola, zona dove sorge anche il Parco Paneveggio-Pale di San Martino. Una decisione che ha provocato l’insurrezione degli ambientalisti. Del resto, gli eventi organizzati ad elevate altitudini creano sovente discussioni e spaccano l’opinione pubblica. Questo evento non ha fatto eccezione. I contestatori rimarcano che – a dispetto di quanto asserito dalla Giunta provinciale che ha autorizzato l’iniziativa – parte delle strutture in allestimento ospitanti gli appassionati del fuoristrada sconfini nel Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino.

Jeep Camp 2019, sesta edizione al via: gli ambientalisti sollevano un vespaio

Per rasserenare gli animi è intervenuto Vittorio Ducoli, direttore del parco: “È vero che una parte del campo base sorgerà all’interno dei confini del parco, ma si tratta di una piccola porzione a ridosso dell’area sciabile”. Nell’area sottostante malga Ces sorge da molto tempo un impianto sciistico.

Siamo stati molto attenti affinché nessuna Jeep entrasse all’interno del parco, fatta eccezione per le strade a libera circolazione – precisa il direttore del parco – la porzione interessata è un’area già interessata da una forte antropizzazione e sottoposta in passato a interventi di livellamento della superficie. Ripeto – conclude Ducoli – all’interno del parco non ci sono stati passaggi motorizzati”. Polemiche a parte, l’organizzazione di grandi eventi in alta quota rimane un tema di stretta attualità, soprattutto quando coinvolge un territorio fragile quali sono le montagne trentine.

 

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