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Bollo auto: le Regioni possono scegliere di abolirlo

Ecco le ultime novità riguardanti il pagamento del bollo

Bollo auto

Attraverso la sentenza 122/2019 depositata il 20 maggio, la Corte Costituzionale ha deciso che le Regioni sono libere di introdurre o meno l’esenzione fiscale relativa al bollo auto. L’unico vincolo è quello di non far aumentare la pressione fiscale oltre i limiti dello Stato. Vedremo più avanti di cosa si tratta.

Tale questione è stata sollevata in seguito a un contenzioso nato fra la Commessione tributaria provinciale di Bologna e la Regione Emilia-Romagna circa il pagamento del bollo per auto e moto che hanno tra i 20 e i 30 anni e quindi classificati come veicoli d’epoca e di collezionismo.

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Bollo: d’ora in poi le regioni avranno il pieno controllo

L’Emilia-Romagna, però, prevedeva l’esenzione del bollo anche prima ma solo se era iscritta a uno dei registri storici come l’ASI. Nella stessa sentenza 122/2019, il giudice della Consulta ha dichiarato incostituzionale l’obbligatorietà dell’iscrizione negli apposti registri e che le Regioni possono scegliere autonomamente cosa fare in merito alle esenzioni del bollo auto visto che ne hanno la competenza.

L’unico limite riguarda quello di non aumentare la pressione fiscale oltre i limiti dello Stato. Ciò significa che le Regioni potrebbero addirittura abolire il bollo auto se i bilanci risultassero equilibrati. Secondo quanto affermato dalla UeCoop (Unione Europea Delle Cooperative), il bollo auto incide sulle famiglie e sulle imprese per 6,7 miliardi di euro.

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