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Ferrari Portofino protagonista delle vendite di Maranello nel Q1 2019

+23% di esemplari spediti in tutto il mondo

Ferrari Portofino debutto India

A differenza di Lamborghini, che ha aumentato le vendite generali grazie all’arrivo del SUV Urus, Ferrari non ha bisogno di un veicolo del generale in quanto le immatricolazioni stanno procedendo moto bene senza il futuro SUV Purosangue.

Quest’ultimo, secondo le ultime indiscrezioni emerse in rete, dovrebbe arrivare fra pochi anni e avrà l’obiettivo di espandere il portfolio di modelli di Maranello e ovviamente di aumentare le vendite.

Ferrari Portofino debutto India

Ferrari: Maranello si fa strada nel mondo soprattutto grazie alla Portofino

In ogni caso, il primo trimestre del 2019 si è chiuso per Ferrari con 2610 auto immatricolate. Si tratta di 482 esemplari in più rispetto al Q1 del 2018 (+23%). Tale traguardo è stato possibile grazie alla Ferrari Portofino, la Supercar più “economica” proposta in questo momento dal cavallino rampante.

Le vendite complessive dei modelli con motore V8 sono cresciute del 30,6% mentre quelle con propulsore V12 del 4,1%. Ciò è stato compensato in parte dal minor volume della gamma 488, con la GTB e la Spider che si stanno avvicinando al loro ciclo di vita e la Pista che si sta facendo strada assieme alla Pista Spider. Il mercato delle V12, invece, è stato guidato dalla 812 Superfast.

Ferrari Portofino tour Emirati Arabi Uniti

Ferrari ha registrato una crescita in tutte le regioni del mondo. In America, le vendite sono aumentate del 26,5%, in EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) del 9,6% mentre in Asia-Pacifico del 29,3%. Tuttavia, i risultati ottenuto sono inferiori rispetto a quanto raggiunto in Cina, Hong Kong e Taiwan dove la casa automobilistica modenese ha visto le vendite aumentare del 79,2%.

Se ciò non bastasse, Maranello è riuscita ad incrementare le sue entrate nei primi 3 mesi dell’anno anche grazie ai pezzi di ricambio e ai motori. Le entrate nette del primo trimestre del 2019 (conclusosi il 31 marzo) sono aumentate a 940 milioni di euro (+13,1%).

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