La Ferrari 599 GTO è un’auto eccezionale, con tre plus: una sigla leggendaria, un’unità propulsiva a 12 cilindri e la natura aspirata del suo cuore. Elementi che la collocano di diritto nell’Olimpo della specie. I contenuti di questa vettura sono del più alto livello, su tutti i fronti. Basti dire che, al momento del lancio, era l’auto stradale più veloce del listino del “cavallino rampante“.
Riservata a pochi eletti, per il prezzo elevato e la tiratura limitata, questa Gran Turismo Omologata continua ancora oggi a scatenare i sogni degli appassionati. Il privilegio dell’acquisto, nelle aste internazionali, resta per pochi, anche in ragione del costante aumento delle quotazioni. Qui, cari signori, siamo al cospetto di un oggetto di alto collezionismo. Parliamo di una delle “rosse” moderne più importanti e carismatiche.
Quando fu lanciata, nessuna automobile del marchio emiliano, fra quelle dotate di motore anteriore, poteva competere con lei in termini energetici e prestazionali. Evoluzione muscolare della GTB Fiorano, la Ferrari 599 GTO ne spinse molto più in alto i limiti. Rombante e vigorosa, aveva in corpo un’anima racing. In pratica era una specie di 599XX in abito da sera…o quasi.
Nel video odierno, pubblicato sul canale YouTube di Supercar Driver, possiamo ammirare un esemplare della specie del 2010, in una tela dinamica di grande presa sensoriale. La vettura protagonista delle riprese sfoggia una carrozzeria Rosso Corsa con tetto Grigio Silverstone, mentre gli interni sposano il nero Alcantara. Si tratta dell’abbinamento più iconico e riuscito della specie, ma qui non sono gli aspetti cromatici a guadagnare il centro della scena.

Lo scopo del post è quello di trasmettere le emozioni generosamente elargite da questa “belva” del “cavallino rampante”, con il concorso degli avvincenti fotogrammi. I presupposti per generare vibranti scintille ci sono tutti. Le riprese sono sia esterne che interne ed incollano allo schermo, per la forza della loro presa nel cuore degli appassionati (e non solo).
Come riferito in un’altra circostanza, la Ferrari 599 GTO è una pietra miliare nella storia moderna del marchio emiliano. A lei va il merito di aver spinto verso nuovi lidi le performance delle “rosse” a motore anteriore. Il tutto preservando, in modo sublime, la natura da granturismo del mezzo. Robe del genere possono prendere forma solo nei laboratori di Maranello, dove le competenze ingegneristiche si miscelano ad un coinvolgimento sensoriale di straordinario spessore.
La veste estetica è un eccellente biglietto da visita, perché mette subito in chiaro la sua esuberante magia. Questa berlinetta estrema, nata in serie limitata di 599 esemplari, mostra con grande efficacia i suoi muscoli, ma senza perdere un filo dell’eleganza tipica del modello da cui discende. Qui le note del Programma XX si colgono nell’aria ed entrano nel corpo al primo respiro.
Straordinario il modo in cui la Ferrari 599 GTO sa essere nel suo mondo tanto in pista quanto alla prima della Scala. Non è certo l’unica opera di Pininfarina a riuscire nell’impresa. Il suo progetto, vocato alla funzionalità, ha senza alcun dubbio una matrice artistica. Anima pulsante del modello è il motore V12 aspirato da 6.0 litri di cilindrata accolto sotto il lungo cofano anteriore: un monumento tecnologico, che profuma di modernità e di passione.

Un sound pazzesco accompagna le danze dei 670 cavalli di potenza massima, espressi a 8.250 giri al minuto ed esercitati su un peso di 1.495 chilogrammi. La coppia tocca il suo picco di 620 Nm a 6.500 giri al minuto. Ovvio che le metriche siano ancora oggi di livello spaziale: accelerazione da 0 a 100 km/h in 3.3 secondi e da 0 a 200 km/h in 9.8 secondi; punta velocistica di oltre 335 km/h. Quando la Ferrari 599 GTO fece il suo debutto in società erano cifre al top, ma ancora oggi si difendono molto bene, tenendo il passo dei tempi.
Ciò che diverse auto più potenti e prestanti, nate dopo di lei, non riescono ad offrire è lo stesso livello di coinvolgimento emotivo, specie se l’energia dinamica giunge dagli elettroni e non dagli ottani. Su questa “rossa” si integrano perfettamente un assetto meccanico portato al limite e i più sofisticati controlli elettronici. Ciò si traduce in riflessi estremamente positivi sulla guidabilità del mezzo, che regala un ottimo feeling ed un comportamento estremamente reattivo in ogni situazione.
Al top anche l’azione frenante, che si giova dell’efficacia dei quattro dischi carbo-ceramici di seconda generazione della Brembo. Anche se non vanta una carriera agonistica come la 250 GTO, madre nobile della stirpe delle Gran Turimo Omologata, ed anche se non ha lo stesso fascino della GTO del 1984, la Ferrari 599 GTO porta con onore la nobile sigla. L’apparato genetico del modello è in grado di celebrarla senza pecche o sbavature.
Questa creatura è un gioiello dell’ingegneria e dello stile italiano applicato al mondo dell’auto. Notevole il piacere di guida regalato al fortunato conducente, che viene proiettato in una dimensione di straordinario appagamento sensoriale, non solo per le note seducenti partorite dalla nobile orchestra a 12 cilindri che ne alimenta le danze. A voi il video, da gustare con le casse rigorosamente accese. Buona visione e…buon ascolto!
