in ,

Ferrari GTO: all’asta un esemplare con 1.500 km

Quando una Ferrari GTO torna in vendita, i collezionisti si preparano a forti rilanci.

Ferrari GTO
Foto da profilo Facebook Gooding Christie's

Auto come la Ferrari GTO del 1984 sono in cima ai desideri di tutti gli appassionati. Possederne una sarebbe il coronamento di un sogno, ma il privilegio è riservato a pochi eletti, dalle possibilità economiche indubbiamente grandi. Anche per i ricchi, però, non è così facile acquistarne una, in virtù dei pochi esemplari prodotti, che rendono ogni vendita come una corsa all’accaparramento.

Per chi naviga nell’oro, una nuova opportunità di shopping si profila all’orizzonte. Ad offrirla ci sta pensando Gooding Christie’s, casa d’aste ufficiale della cinquantesima edizione di Rétromobile a Parigi. La “rossa” in esame è uno dei più prestigiosi lotti in catalogo. Da nuova ha avuto solo due proprietari. Per oltre 30 anni è stata nelle mani della stessa famiglia.

Il rendez-vous col martello del banditore è fissato per il 29 gennaio 2026, quando la sfida a suon di rilanci prenderà le mosse. Le stime della vigilia si spingono oltre le quotazioni medie del modello, complice anche la bassa percorrenza: appena 1.500 chilometri. Gli specialisti ipotizzano un prezzo di aggiudicazione compreso fra 6 e 7 milioni di euro. Siamo ben oltre il perimetro finanziario dei comuni mortali.

Advertisement

La Ferrari GTO offerta alla tentazione dei potenziali acquirenti è quella con telaio ZFFPA16B000052471. Il suo stato di forma è eccezionale. Dotata di Libretto Rosso Ferrari Classiche (2024), questa vettura è una vera seduttrice. Appartiene a una serie di 272 esemplari ed è una delle supercar più importanti e influenti mai costruite. Con lei è partita quella famiglia di gioielli che annovera nelle sue file mostri sacri come le F40, F50, Enzo, LaFerrari ed F80.

Progettata nei primi anni ’80 con l’obiettivo di omologare una versione da corsa destinata al Gruppo B, non ebbe in realtà uno sbocco agonistico, per la soppressione di quella categoria. Gli sforzi progettuali lasciarono però agli appassionati un’auto per l’uso stradale in grado di esprimere performance da bolide da corsa. Sublime la sua guidabilità. Con la Ferrari GTO si può viaggiare a ritmo sostenuto, dove permesso, grazie alla potenza esaltante, al telaio comunicativo e al suo equilibrio eccezionale.

Advertisement

L’esemplare di cui ci stiamo occupando fu venduto, attraverso la concessionaria ufficiale Sa.Mo.Car S.p.A. di Roma, nel 1985, al dott. Vincenzo Garraffa, residente in Sicilia, che la conservò dal 1985 al 1994, quando fu ceduta a un broker, collezionista ed ex team manager di Formula 1. Oggi torna sul mercato, stuzzicando le tentazioni di acquisto degli appassionati meglio dotati sul piano economico. Questa è una delle auto sportive più belle di sempre.

La Ferrari GTO è qualcosa di sublime. Portata al debutto al Salone dell’Auto di Ginevra del 1984, entrò subito nel cuore di tutti. Incredibile il suo fascino, per la vibrante magia dei tratti disegnati da Pininfarina e per l’ardore del suo cuore sovralimentato. Ulteriori note di magia giungono dalla sigla, che recupera quella della mitica 250 GTO del 1962. Questo sodalizio non fece gridare nessuno allo scandalo, perché la discendente, benché priva di una carriera sportiva, aveva delle credenziali eccellenti, che non creavano stonature con il nobile passato, di cui era perfettamente all’altezza.

Advertisement

Alla sigla della moderna Gran Turismo Omologata, qualche appassionato aggiunse il codice numerico 288, per sottolineare la natura del cuore da 2.8 litri, ad 8 cilindri, ma si tratta di un nomignolo fuori dai crismi dell’ufficialità. Pur se la carrozzeria sfoggia qualche similitudine visiva con la 308 GTB, le proporzioni e le alchimie stilistiche della Ferrari GTO sono completamente diverse. Qui il look è molto più muscolare e sportivo. Largo l’uso di materiali speciali, come il kevlar, prova tangibile della stretta connessione col mondo delle corse.

Al servizio del piacere ci sono 400 cavalli di razza, erogati a 7.000 giri al minuto e messi sul piatto col contributo delle 2 turbine. La loro erogazione è fortemente energetica, direi vulcanica. Ad accentuare il vigore percepito ci pensa il dato registrato alla bilancia, con un peso a secco di soli 1.160 chilogrammi. Ne deriva un quadro prestazionale che era il riferimento nel suo periodo storico, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 4.9 secondi e da 0 a 1000 metri in 21.7 secondi. La velocità massima si spinge nel territorio dei 305 km/h.

Advertisement

Metriche del genere non sono così comuni nemmeno ai nostri giorni, figuriamoci all’epoca. La loro trama racconta altre note delle specialità del modello. La Ferrari GTO del 1984 è un’icona. Insieme a Testarossa ed F40 ha fatto un’epoca, spingendo i sogni degli appassionati ai livelli più alti di sempre. Oggi è un oggetto di grande collezionismo, che scatena pulsioni emotive della miglior specie. I prezzi sono in continua ascesa. Questo crea ulteriori barriere di ingresso nel suo esclusivo club. Noblesse oblige!

Fonte | Gooding Christie’s

Advertisement

Lascia un commento