La produzione della Peugeot 508 è ufficialmente terminata, chiudendo un capitolo che, diciamocelo, ha regalato forse più soddisfazioni ai designer che ai contabili. Nonostante gli sforzi per rendere la 508 la proposta più dinamica della gamma più “estesa”, il mercato ha risposto molto tiepidamente, per dirla eufemisticamente.

Meno di 150.000 unità vendute tra il 2018 e il 2025 per la Peugeot 508, tanto stile e pochi clienti pronti ad apprezzarlo e premiarlo. Ma non si vive di sola estetica, specie in fatto di auto. Un dato che ha messo all’angolo non solo il Leone, ma un intero segmento, spingendo persino colossi come Volkswagen a cancellare la variante berlina della Passat, lasciandola sola nel deserto delle station wagon.
Tuttavia, Peugeot non ha intenzione di arrendersi al dominio incontrastato dei veicoli che proteggono dal sole le utilitarie quando si è fermi e affiancati al semaforo. Alain Favey, numero uno del marchio, è convinto che la moda dei SUV finirà per svanire come i pantaloni a zampa. Per Peugeot, la station wagon non è un reperto archeologico, ma un’alternativa credibile che starebbe vivendo una seconda giovinezza grazie a una spinta inaspettata dall’Oriente. Lo dice lui, ma non sembra esserci alcun segno di vita in Europa in tal senso.

Mentre i produttori europei tagliavano i listini dei segmenti C e D, i brand cinesi hanno invaso il campo con modelli come la Nio ET5, la BYD Seal 6 e la Zeekr 007 GT. Il successo della Nio ET5 T (ovvero la versione Touring) è emblematico. Vende il doppio della berlina, dimostrando che c’è ancora chi vuole caricare un armadio IKEA senza guidare un blindato. Ma sono solo suggerimenti da un mercato ancora non “esplosivo”.
Peugeot, per non farsi trovare impreparata, starebbe studiando una nuova station wagon di grandi dimensioni che dovrà inevitabilmente essere elettrica. Si vuoe mantenere aperta la possibilità di sfidare a viso aperto le corazzate cinesi e le future Volkswagen ID.7 Tourer e BMW i3 Touring.
