Il Museo della Targa Florio di Collesano si arricchisce di una nuova ala, dedicata ad Elio Lombardo, apprezzato meccanico e figura di rilievo del motorismo siciliano. Il suo innesto negli spazi espositivi è stato gestito con cura minuziosa, scrivendo la presenza con grande armonia e senza note stonate. La trama continua, quindi, ad offrirsi con impeccabile naturalezza, senza spezzare il flusso visivo e narrativo, al cui preziosismo concorre ulteriormente.
All’inaugurazione del nuovo settore sono intervenuti cittadini, appassionati e ambasciatori della cultura e dell’universo motoristico. Ben rappresentata l’amministrazione comunale, guidata dalla sindaca Tiziana Cascio, che ha fatto gli onori di casa, insieme a Michele Gargano, conservatore e direttore del Museo della Targa Florio di Collesano.
La sezione museale di cui ci stiamo occupando ha potuto prendere forma grazie alla loro determinazione e, soprattutto, grazie alla generosa donazione della signora Emanuela Sciara Lombardo, vedova di Elio Lombardo, fatta per onorare un desiderio del figlio Francesco, prematuramente scomparso.

La struttura madonita, in continua evoluzione, aggiunge ora alla sua dotazione tanti nuovi cimeli ed elementi di interesse storico e sportivo. Nello specifico, si tratta di 2 vetrine espositive, 129 volumi sull’automobilismo (alcuni dei quali di notevole pregio), 215 automodelli in scala, una decina dei quali plasmati nelle officine di Elio Lombardo, rigorosamente a mano. Questi ultimi sono degli autentici capolavori, per la finezza realizzativa, che li rende perfettamente fedeli alle vetture in formato reale.
Della donazione fanno parte anche 10 album fotografici dedicati alla Targa Florio e al Giro di Sicilia, distintivi, documenti originali, gadget e materiali d’epoca, che sapranno toccare le corde emotive degli ospiti del Museo della Targa Florio di Collesano.
Per chi non lo sapesse, i fratelli Elio e Vito Lombardo furono degli storici meccanici e preparatori palermitani, che produssero inoltre, delle barchette sportive partendo da telai di auto incidentate. Alla loro attività, nella struttura espositiva madonita, era già stata dedicata un’aula officina, con attrezzature e utensili originali del tempo.
Fra i modelli in scala, fatti artigianalmente, si segnalano le repliche di una coppia di vetture italiane molto care a noi di clubalfa.it: l’Alfa Romeo 8C 2300 portata al successo da Tazio Nuvolari in Sicilia a inizio anni ’30 e la Lancia D24 degli anni ’50. Vederle dal vivo, nelle loro teche, produce emozioni difficili da narrare, tanta è la finezza compositiva, che profuma di storia, passione e magia.

La loro presenza aggiunge note di luce al Museo della Targa Florio di Collesano, la cui nascita è stata il degno sigillo di una passione per le auto da corsa sempre molto viva nel ridente paese in provincia di Palermo. La storia racconta di episodi che hanno lasciato traccia negli annali dello sport. Come l’ardore di Totò Giorgi, un vigile urbano amato e generoso, che riuscì a fermare la corsa.
Il legame d’affetto fra gli sportivi locali e il magico evento agonistico siciliano è proseguito nel tempo, senza esitazioni o tentennamenti. L’onda di quel travolgente calore umano non poteva spegnersi con la fine della Targa Florio endurance. Ecco perché Giacinto Gargano, figlio ideale di quel culto, spese le migliori energie per promuovere la nascita della struttura. Un’idea inseguita per anni, insieme ad altri appassionati, e coronata grazie alla lungimiranza e al grandissimo impegno dell’allora sindaco Rosario Rotondi.
Il 27 giugno 2004 il Museo della Targa Florio di Collesano (realizzato dall’amministrazione comunale con il patrocinio dell’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Siciliana e dell’Automobile Club Palermo) divenne una felice realtà. Ospitato in un ex convento domenicano, il complesso espositivo offre oggi al visitatore un percorso ideale per scoprire la lunga storia della mitica corsa madonita.
Al suo interno, in un ambiente raffinato ed elegante, trovano spazio la prima Targa Florio in oro e smalto realizzata nel 1906 da Lalique, i trofei in bronzo vinti da Nino Vaccarella e Antonio Pucci, fotografie di auto rombanti, manifesti, libri, tute, caschi, modelli ed altro ancora. Il visitatore viene accolto da una suggestiva statua in bronzo di don Vincenzo Florio, fondatore dell’eroica sfida siciliana. Negli ultimi anni è stata attivata anche una sezione rally, per onorare il format che ha permesso di dare continuità storica, nella dimensione sportiva, al nome Targa Florio.







