I piloti di una Ferrari Monza SP1 e di una Monza SP2 se la sono vista brutta, in Giappone. Solo pochi centimetri di spazio hanno evitato una collisione fra i due mezzi. Negli scorsi giorni ci eravamo già occupati della vicenda, ma oggi siamo in grado di mostrare l’accaduto dall’abitacolo dell’auto che si è trovata, improvvisamente, la strada sbarrata dall’altra, protagonista di un inatteso testacoda.
Da questa prospettiva di osservazione, offerta alla visione del pubblico in un video comparso da poco in rete, si coglie la drammaticità del momento. Sembra quasi di percepire l’accelerazione nelle pulsazioni cardiache dei protagonisti. Tutto è avvenuto in un soffio e solo l’abilità del tizio al volante della Ferrari Monza SP1 di colore scuro ha evitato il peggio.
La sua prontezza di riflessi lo ha portato a una reazione immediata, che si è rivelata provvidenziale. Altrimenti si sarebbe consumato un crash probabilmente senza conseguenze fisiche per i protagonisti umani della vicenda, ma con implicazioni molto salate per il conto in banca. Parliamo infatti di auto milionarie, dove ogni pezzo di ricambio costa quanto un prodotto di alta gioielleria. Per fortuna la scena si è chiusa senza un contatto, con grande sollievo per tutti.
Le Ferrari Monza SP1 ed SP2 sono uscite illese e senza neppure un graffio. Questo rende più leggera e meno straziante la visione del video, che completa il pacchetto, dopo le immagini esterne già pubblicate in precedenza. L’incidente fra le due barchette del “cavallino rampante” è stato sfiorato in occasione di una sessione di “Drift Attack” sulla pista di Magarigawa, non lontano da Tokyo.

Il circuito appartiene a un esclusivo club privato, che delizia i soci con esperienze lussuose e adrenaliniche, riservate a pochi eletti, dalle possibilità economiche indubbiamente grandi. Qui le due opere d’arte della casa di Maranello sono state usate per una serie di traversi, immagino molto divertenti da gestire.
Purtroppo, a un certo punto dell’azione, uno dei driver si è spinto oltre i suoi limiti, facendo ruotare attorno all’asse la sua Ferrari Monza SP2. Nessun contatto contro le barriere, ma con una Monza SP1 a breve distanza, anch’essa lanciata a ritmo allegro in una serie di derapate, il doloroso crash stava per prendere forma. Grazie a Dio ciò non è accaduto, ma sono certo che i protagonisti della disavventura, la prossima volta, cercheranno di usare più cautele, magari mantenendo fra loro una maggiore distanza di sicurezza.
Ricordiamo che sotto il lungo cofano anteriore della coppia di sculture a quattro ruote della Serie Icona pulsa un monumentale cuore aspirato a 12 cilindri, da 6.5 litri di cilindrata. Questo capolavoro ingegneristico, meritevole di tutele dell’UNESCO (al pari delle forme della carrozzeria), riesce ad esprimere una potenza massima di 810 cavalli, le cui danze sono accompagnate da musicalità meccaniche da antologia. Roba che non si finirebbe mai di ascoltare. Il grande maestro Herbert von Karajan le avrebbe apprezzate, concedendole alle sue orecchie fra una direzione di orchestra e l’altra.
Al top il quadro prestazionale delle Ferrari Monza SP1 ed SP2, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 2.9 secondi e da 0 a 200 km/h in 7.9 secondi. Queste splendide barchette sono in grado di spingersi oltre la soglia dei 300 km/h, che è un’andatura pazzesca per due “giocattoli” del genere, praticamente prive di parabrezza. A voi il video on board del mancato crash!
