Lo scorso 29 novembre si è tenuta a Termoli una importante manifestazione che ha coinvolto i dipendenti dello stabilimento Stellantis locale, così come quelli dell’indotto, in accordo con le preoccupazioni che gravitano attorno al sito produttivo molisano.
Una condizione che, vista la numerosa partecipazione, ha permesso alle sigle sindacali coinvolte, come FISMIC-CONFSAL, di chiedere un incontro col nuovo CEO del Gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA proprio presso l’impianto produttivo in provincia di Campobasso. Il segretario territoriale della FISMIC-CONFSAL, Giovanni Mercogliano, ha infatti ammesso che l’intero territorio si è mobilitato poiché crede nel futuro industriale del territorio e quindi un’attenzione maggiore rivolta alle problematiche che investono lo stabilimento Stellantis di Termoli.
I lavoratori chiedono prospettive concrete per ciò che riguarda lo stabilimento produttivo Stellantis di Termoli
Al centro delle tematiche espresse durante la manifestazione di fine novembre c’è la necessità che vengano garantite prospettive concrete allo stabilimento Stellantis di Termoli. Ciò in accordo con le preoccupazioni che vedrebbero ormai annullata la realizzazione dell’annunciata Gigafactory, accanto al fatto che negli ultimi decenni il sito in provincia di Campobasso ha rappresentato un volano di sviluppo sociale ed economico per l’intera regione; ma anche per Stellantis stessa.

Quello di Termoli è diventato un punto di riferimento per l’industria automobilistica italiana e ricerca oggi un ruolo che sia ancora centrale, in un panorama di sfide e cambiamenti imposti dalla transizione ecologica legata alla mobilità sostenibile. I sindacati intervenuti alla manifestazione hanno chiesto un piano industriale che sia chiaro e in grado di valorizzare le produzioni espresse dal sito di Termoli, mettendone al centro le indubbie potenzialità. Per questi motivi la FISMIC-CONFSAL ha chiesto a Stellantis di mettere a punto un confronto “aperto e continuo” con la necessità di formalizzare una visita a Termoli da parte del nuovo CEO Antonio Filosa, vista come “un segnale positivo e incoraggiante per i lavoratori”. Anche in virtù di una certa apertura da parte dello stesso Filosa verso i siti produttivi italiani del Gruppo, “la sua presenza a Termoli sarebbe un gesto importante di vicinanza al territorio e di fiducia nelle sue potenzialità”, ha aggiunto ancora Mercogliano. La mobilitazione si è espressa anche nei confronti dei legislatori europei, chiedendo politiche comunitarie capaci di guardare a una transizione equa e socialmente sostenibile. Percorrendo questa direttrice, i lavoratori Stellantis di Termoli hanno chiesto, infine, che i propulsori ibridi ancora in auge pure nel prossimo futuro vengano prodotti proprio presso il sito molisano dove sono stati prodotti sempre propulsori “di buona qualità, a differenza di quelli francesi che si stanno rivelando inaffidabili”.
