Un’incredibile Ferrari SF90 XX Spider si appresta a passare di mano. La vendita prenderà forma in un’asta di Abu Dhabi, in programma il 5 dicembre. Questa sportiva porta su un’auto stradale lo spirito delle corse. Incredibili le doti della “belva” emiliana, che scardina gli schemi, per regalare emozioni stellari. Oltretutto con la possibilità di viverle a cielo aperto. Qui, infatti, c’è un tettuccio rigido che, al semplice comando su un tasto, rientra in un apposito vano, regalando così un rapporto intimo col mondo circostante. Il tutto nel giro di pochi secondi.
Anche nella veste chiusa, questa creatura è decisamente più bella della sorella coupé, per il trattamento migliore dell’area del lunotto e del cofano motore. Da aperta, poi, cresce il vantaggio visivo. Flavio Manzoni ha fatto un lavoro eccellente, regalando alla carrozzeria del modello uno stile straordinariamente aggressivo, non privo di una buona dose di eleganza. La Ferrari SF90 XX Spider è una vera calamita per gli occhi, rapiti dalle trame del ricamo estetico. Impossibile resistere alla forza seduttrice del suo design, che non si è piegato totalmente alle esigenze funzionali, interpretate al meglio senza tradire quell’appetibilità visiva attesa dai clienti e dagli appassionati.
Questa vettura porta su strada la filosofia del Programma XX, che da anni consente ad alcuni selezionati collezionisti del marchio la possibilità di divertirsi in pista, come clienti-collaudatori, su auto laboratorio non omologate né per le gare né per per l’uso sulle arterie viarie della vita quotidiana. Con l’arrivo della Ferrari SF90 XX Spider, avvenuto nel 2023, la casa di Maranello ha allargato l’ambito di applicazione dell’idea, spostandone lo spirito su un prodotto di serie, in tiratura limitata. La vettura in esame è stata il primo frutto di questo approccio. Il privilegio dell’acquisto è stato concesso soltanto a 599 persone.

L’esemplare proposto nell’asta di Abu Dhabi è nato nel 2024. Si presenta con un allestimento molto specifico. Qui per la finitura esterna si è scelto un Extra Range Verde Masoni, abbinato a scudetti della scuderia aerografati. Nell’abito si notano gli accenti Dark Amber. In linea con quanto accade con le altre unità della stessa famiglia, anche qui c’è ampio uso di fibra di carbonio. Il prezioso ingrediente è stato usato per gli splitter, per il diffusore posteriore, per la copertura motore e molto altro. Persino i tappi delle ruote sono plasmati in questo materiale. Per proteggere il tutto, è stata applicata in fabbrica una pellicola protettiva anti-pietrisco. Le pinze dei freni color oro sbucano da splendidi cerchi forgiati e diamantati.
Nell’abitacolo prende forma un accostamento fra l’Alcantara nera extra range, le sottili cuciture in cuoio, gli emblemi del cavallino ricamati sui poggiatesta e le trame hi-tech dei materiali compositi, che avvolgono il posto guida. L’aspetto è racing, ma il conducente e il passeggero stanno comodi a bordo. Nessun problema di spazio, come accade su altre supercar estreme e iper-specialistiche come questa. Grazie all’accurato lavoro aerodinamico svolto dagli ingegneri del “cavallino rampante”, la Ferrari SF90 XX Spider riesce a produrre fino a 530 chilogrammi di deportanza, a 250 km/h. Una cifra doppia rispetto alla versione “standard”. Le appendici fisse e quelle attive lavorano in perfetta simbiosi, per regalare la massima efficienza nelle diverse condizioni operative.
Sotto il cofano posteriore pulsa un motore V8 biturbo da 4.0 litri di cilindrata, abbinato a tre cuori elettrici, per una potenza complessiva di 1.016 cavalli. Il sistema ibrido plug-in offre una funzione Extra Boost, in modalità qualifica. Così la spinta si fa ancora più vigorosa, quando serve. Questo esemplare, con soli 267 chilometri all’attivo, si presenta quasi come nuovo. Un plus, al pari del titolo di miglior Hypercar guadagnato all’Aggersvold Concours 2025. Per i collezionisti in cerca di qualcosa di speciale, la vendita di RM Sotheby’s può offrire l’opportunità giusta, nel momento migliore: prima delle feste di fine anno, usate spesso per fare e per farsi dei doni.

Ovviamente l’idea dell’acquisto potrà essere accarezzata solo da pochi eletti, molto ben dotati sul piano finanziario. Le stime della vigilia, per l’auto in vendita, ballano infatti da 1.500.000 a 1.900.000 dollari, ossia da 1.300.000 a 1.650.000 euro. Il radar dei comuni mortali non riesce ad intercettarle. La data da segnare in agenda, per chi volesse concorrere all’aggiudicazione di questa Ferrari SF90 XX Spider, è il venerdì 5 dicembre. In quella giornata prenderà forma l’asta di Abu Dhabi, che proporrà anche molti altri lotti interessanti. Tornando all’auto protagonista del nostro articolo, questa è stata destinata al mercato italiano, dopo l’ordine effettuato presso la concessionaria ufficiale Sa.Mo.Car di Roma. Identificata dal telaio numero ZFF08WMB000307288, si presenta in forma sfavillante.
Con una sportiva del genere si entra in un club molto ristretto, ma soprattutto in un universo prestazionale ed emotivo di altissimo livello, direi apicale. Le metriche illustrano il potenziale del mezzo, ma in modo molto meno efficace della sua guida. Sulla pista di Fiorano va come un missile ipersonico, staccando un tempo da sogno: 1’17″309. Solo la F80 fa meglio di lei. Il fatto che le opportunità di acquisto di una Ferrari SF90 XX Spider siano estremamente rare, aggiunge ulteriori note di appetibilità alla vettura messa in vendita. Vedremo che riflessi questo avrà sui rilanci. Se si scatenerà la giusta febbre, il prezzo di aggiudicazione potrebbe spingersi anche oltre le stime più rosee della vigilia. Fra pochi giorni sapremo come andrà a finire.
Anello di congiunzione fra i modelli di listino e quelli del programma XX, nella versione Spider questa sportiva di Maranello si offre nel massimo fulgore estetico e sensoriale. Godibile en plein air, paga solo un piccolissimo dazio in termini di cifre alla sorella chiusa: roba impercettibile, specie nell’uso quotidiano. La Ferrari SF90 XX Spider, insieme alla versione coupé, ha riportato l’ala fissa posteriore, dopo un’assenza che si protraeva dai tempi della F50. Qui, la vistosa appendice aerodinamica non è integrata come sull’antesignana e sulla precedente F40, ma il carico che regala è nettamente superiore, anche a costo di una leggera contaminazione della veste stilistica.









Fonte | RM Sotheby’s
