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La berlina del Piano Marshall: c’era una volta la Fiat 1400

L’ispirazione stilistica era chiaramente americana, evidente nella lussuosa 1400 Cabriolet e soprattutto nella coupé Granluce.

fiat 1400

Il Dopoguerra fu un periodo caotico per Fiat. E non solo, chiaramente. La famiglia Agnelli venne rimossa, il fondatore Giovanni Agnelli (il nipote sarà Gianni, l’Avvocato) morì, e le accuse di collaborazionismo aleggiavano nell’aria. Fu in questo clima che, finanziata dai dollari del Piano Marshall e sotto la guida di Vittorio Valetta, nacque un modello fondamentale per la rinascita: la berlina Fiat 1400.

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Presentata al Salone di Ginevra del 1950, il “Progetto 101” rispondeva a esigenze molto specifiche. Era necessario resistere alle strade europee dissestate, bisognava poter trasportare sei occupanti e garantire 10 km/l e con una velocità massima di circa 120 km/h. Progettata dall’ingegnere Dante Giacosa, fu la prima Fiat con struttura monoscocca, sviluppata in collaborazione con l’americana Budd Company.

fiat 1400

Lunga 4,3 metri e con un peso di 1.150 kg, la 1400 montava un motore quattro cilindri in linea da 1,4 litri e 44 CV. La meccanica era “convenzionale”. C’era, dunque, la trazione posteriore e il cambio a quattro marce con leva sul piantone dello sterzo, e si faceva notare per la sua tranquillità. Estrema tranquillità. Infatti, ci volevano quasi 40 secondi per raggiungere i 100 km/h, un’eternità che fortunatamente i freni a tamburo su tutte le ruote gestivano senza problemi.

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L’ispirazione stilistica era chiaramente americana, evidente nella lussuosa 1400 Cabriolet e soprattutto nella coupé Granluce del 1952, una due porte senza montante centrale cosiddetta hardtop.

fiat 1400

L’apice del lusso dell’epoca arrivò con la Fiat 1900 del 1952, diretta trasformazione dell’originaria 1400, che portava la potenza a 58 CV e offriva un cambio a cinque velocità che eliminava la frizione a favore di un convertitore di coppia idraulico. Inoltre, sfoggiava finiture interne raffinate, una radio di serie e, pensate, il computer di bordo Tachimedion, che calcolava analogicamente la velocità media.

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fiat 1900

La 1400 ha anche il primato di essere la prima autovettura italiana alimentata a gasolio. Nonostante il motore diesel da 1,9 litri fosse “costoso, debole e rumoroso”, ottenne un successo relativo in Germania, dove si scontrava con la Mercedes 180 D. Sì, è stato possibile nella storia di Fiat rubare clienti alla blasonata Casa tedesca.

Gli ultimi aggiornamenti nel 1956 (1400B e 1900B) introdussero il lunotto posteriore avvolgente, la verniciatura bicolore e un fendinebbia singolo al centro della griglia. La produzione terminò nel 1958, quando il miracolo economico permise il ritorno dei motori a sei cilindri, prima che la famiglia Agnelli potesse riprendere il comando nel 1966.

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