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Exor: la famiglia Agnelli-Elkann guarda al futuro

La famiglia Agnelli-Elkann pensa al futuro investendo in decine di start-up con notevole potenziale nell’automotive e non solo.

John Elkann Exor
ELKANN JOHN

La holding Exor, colosso della famiglia Agnelli-Elkann, punta sui giovani. Oltre a occuparsi dei principali business quali Stellantis, CNH Industrial, Ferrari, Christian Louboutin e Iveco, PartnerRe, GEDI, Juventus, il colosso industriale fungerà da ‘incubatore’ per promettenti start-up, destinandovi denaro e potenziandole.

Exor: fiducia alle start-up

Exor

Come riferisce il quotidiano La Stampa, il proposito è quello da tempo dichiarato: dare vita a grandi imprese. Exor Seeds, braccio della holding della famiglia Agnelli destinato al venture capital, immetterà fondi nelle rampanti realtà in fase seed e pre-seed, offrendo un finanziamento in conto capitale di 150 mila euro. Le pratiche burocratiche saranno molto rapide, con termini contrattuali vantaggiosi per l’imprenditore e nessuna richiesta di rappresentanza nel consiglio di amministrazione delle società.

In cambio, Exor Seeds si accaparrerà una quota tra il 5 e il 7 circa. Il piano mira a liberare il potenziale tecnologico dell’ecosistema nazionale, che è in rapido sviluppo, aiutando l’Italia a esercitare un ruolo proporzionale alla sua dimensione economica.

Exor
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Exor Seeds ha già profuso notevoli risorse in oltre 60 start up a livello globale. Il suo numero uno, Diego Piacentini (ex Agenda Digitale Italiana, Amazon, Apple), non teme eventuali insuccessi, qualcosa da mettere in preventivo quando si sostengono realtà emergenti. Il potenziale per mettere a segno delle ghiotte opportunità di business è talmente elevato da porre in secondo piano tale tipologia di rischio imprenditoriale. Se gli sviluppi saranno positivi, lungo la nostra penisola potranno sorgere diversi poli tecnologici, chiaramente non solo automotive, capaci di creare posti di lavoro, migliorando, al contempo, il posizionamento del Paese nello scacchiere commerciale internazionale.

Tali progetti accrescono le possibilità di business di Exor, attualmente alle prese con un’opera di diversificazione. Un tempo la famiglia Agnelli era solo identificata con il settore delle quattro ruote; oggi la dinastia Elkann ha le chance di avere maggiore margine di prova, pur non dimenticando le origini. Grazie alle recenti manovre della holding, l’iniziativa beneficia certamente della liquidità occorrente per durare nel tempo.

 

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