A Mirafiori, tra il cantiere per il rifacimento della storica palazzina degli Enti Centrali e la preparazione per l’evento della prossima settimana, si respira un’aria di rilancio, ma con moderazione. La grande occasione di cui si parla per lo slancio italiano di Stellantis è evidentemente la presentazione della nuova Fiat 500 ibrida, un modello che affiancherà la 500 elettrica.
L’obiettivo dichiarato da Stellantis è ambizioso. Si tratta di riportare la produzione oltre la soglia delle 100-150mila vetture l’anno. L’ottimismo di queste cifre imponenti risulta “moderato” dalla formula scelta per il potenziamento degli organici. L’annuncio delle 400 assunzioni operative, gestite da quattro grandi agenzie per il lavoro, rappresenta un evento che non si vedeva a Mirafiori praticamente da trent’anni.

La “buona notizia”, però, mette in evidenza anche un compromesso non da poco: la formula prescelta sarà in prevalenza la somministrazione, ovvero contratti a tempo determinato. Sicuramente i numeri che arrivano in aiuto a Mirafiori sono utili per calibrare gli organici ai volumi in un’epoca di transizione energetica e di domanda sull’elettrico ancora altalenante, ma disastrosa per i lavoratori che, con l’incertezza del precariato, difficilmente potranno programmare davvero i propri progetti futuri.
Il perimetro di Mirafiori si ridisegna anche con l’hub per i cambi eDCT (destinati all’ibrido) e l’arrivo di nuovi dirigenti (tra 50 e 80 persone) per il nuovo GrEEn Campus. Tra i corridoi, si mormora il ritorno di quelli che sono definiti giornalisticamente ex “Marchionne boys” nelle sale dirigenziali. Un segnale di una governance che, con Filosa, cerca una continuità operativa.

Il quadro industriale piemontese vede però la cessione di Iveco a Tata Motors e di Italdesign al gruppo UST, entrambe di gestione indiana. La Regione ha assicurato che difendere l’occupazione è la massima priorità e che sono già pronte “azioni mirate di politica attiva del lavoro”. Si spera che la Regione riesca a salvare un patrimonio industriale che Stellantis, con la sua gestione prudente, tiene in un equilibrio ancora delicato.
