Fra le auto protagoniste di Milano AutoClassiche 2025, ormai in dirittura d’arrivo, un posto di primo piano spetterà alla straordinaria Alfa Romeo 8C 2300 Le Mans (proveniente dal Museo Storico Alfa Romeo di Arese). Il modello fu quello che vinse la leggendaria gara endurance francese del 1931. Al volante si alternarono Sir Henry Birkin e Lord Earl Howe, giunti per primi sulla linea del traguardo di quella edizione della sfida della Sarthe.
A promuovere la presenza dell’eccezionale veicolo nella rassegna lombarda, dedicata soprattutto alle auto storiche, ci ha pensato l’ASI (Automotoclub Storico Italiano). L’Alfa Romeo 8C 2300 Le Mans gode della spinta di un motore ad 8 cilindri in linea da 2.366 centimetri cubi di cilindrata, posto anteriormente, in posizione longitudinale.
Questo cuore a 2 valvole per cilindro, con doppio albero a camme in testa, dispone di un compressore volumetrico a lobi. Alimentato a carburatore e con lubrificazione a carter umido, esprime le sue danze con note di scarico coinvolgenti. La potenza massima tocca i 155 cavalli a 5.200 giri al minuto, su un peso di 1.000 chilogrammi, per una punta velocistica di circa 200 km/h. Solo 9 gli esemplari prodotti nella stessa configurazione. Un robusta trasmissione a 4 rapporti assecondava il pilota nella gestione del repertorio energetico. La trazione, ovviamente, è posteriore.
L’Alfa Romeo 8C 2300 Le Mans si offre alla vista con note estetiche intriganti. Un fatto che non stupisce, visto lo splendore della famiglia cui appartiene. Sul piano strutturale, la scelta dei tecnici del “biscione” cadde su un telaio a longheroni e traverse in lamiera di acciaio. Sia all’anteriore che al posteriore, in ambito sospensivo, c’è un assale rigido, con balestre longitudinali semiellittiche e ammortizzatori a frizione. L’azione frenante è affidata a dei tamburi, che cercano di fare al meglio il loro difficile lavoro. Spostando l’attenzione sulle dimensioni, la vettura in esame è lunga 4.400 millimetri ed ha un passo di 3.100 millimetri. Buona la stabilità nei curvoni veloci.
L’interesse è il più lungo della serie: fu pensato per le gare di durata, come la 24 Ore di Le Mans. Nella line-up produttiva ci furono pure le versioni con passo corto da 2.750 mm, destinate alle corse su strada, e da 2.650 mm, per le gare in circuito. Facile intuire la forza di richiamo che questa Alfa Romeo 8C 2300 Le Mans saprà esercitare sul pubblico di Milano AutoClassica 2025, in programma da venerdì 21 a domenica 23 novembre, nei padiglioni della Fiera di Rho. La sua presenza, come dicevamo, è stata resa possibile dall’ASI, tramite il museo del “biscione” di Arese, che fa parte della sua galassia.

Nella rassegna lombarda, giunta alla quindicesima edizione, l’Automotoclub Storico Italiano creerà tanti momenti di interesse, con i modelli in vetrina e con i focus sugli eroi della 24 Ore di Le Mans e sulle grandi firme milanesi dell’automotive. Nel ventaglio sarà abbracciato anche il mondo dei veicoli a 2 ruote, ma qui ci occupiamo di quelli a 4 ruote. Il celebre sodalizio tricolore, punto di riferimento nazionale per il motorismo storico, accoglierà gli appassionati nel proprio “ASI Village” all’interno del Padiglione 16. Gli ampi spazi espositivi saranno condivisi con numerosi club federati. Il risultato? Un’ampia e variegata esposizione di veicoli storici.
Di particolare interesse la mostra tematica dedicata alla leggendaria 24 Ore di Le Mans, con un tris di vetture connesse ad essa, come la Osella-BMW PA8 del 1980, la Tiga 287 Gruppo C del 1987 e, soprattutto, la già citata e straordinaria Alfa Romeo 8C 2300 Le Mans del museo storico del “biscione”. Parliamo del modello che si aggiudicò l’edizione 1931 della mitica sfida transalpina. Questa gara sarà oggetto anche di un talk in programma alle ore 15 di sabato 22 novembre, con la partecipazione del Club des Pilotes 24 Heures du Mans.
A rappresentare l’associazione ci penseranno il presidente Anne-Charlotte Verney, Arturo Merzario, Dindo Capello, Thierry Boutsen, Gianni Giudici, Mario Casoni, Gigi Taverna, Maurizio Micangeli, Fulvio Ballabio, Tony Palma e Pietro Silva. Niente male, vero? Sarà un memorabile tuffo nella storia più bella e romantica del motorsport. Altre tematiche espositive dell’ASI Village riguarderanno i tributi alle “grandi firme” dell’automotive milanese, rappresentate da Bianchi, Autobianchi e Iso Rivolta.
Tornando all’Alfa Romeo 8C 2300 Le Mans, questa appartiene a una famiglia di gioielli a quattro ruote nati negli anni dal 1931 al 1938, in diverse configurazioni di carrozzeria. A vestire il modello, nelle varie declinazioni, ci pensarono carrozzieri del calibro di Touring, Zagato, Pininfarina, Figoni e Viotti. Il progetto ingegneristico porta la firma del grande Vittorio Jano, un mito nel mito del “biscione”. La vettura fu prodotta al Portello e declinata in diverse versioni stradali e da corsa.
Negli anni 30 le opere di questa famiglia rappresentavano lo stato dell’arte della casa automobilistica milanese. La concorrenza era ben cosciente delle loro doti, per le bastonate che prendeva spesso sui campi di gara. I risultati sportivi furono sfavillanti, con successi nelle più importanti corse di quel periodo storico. Grazie a lei e al resto, sicuramente non ci sarà modo di annoiarsi nello stand dell’Automotoclub Storico Italiano e, ancora di più, a Milano AutoClassica 2025. Siete pronti alla trasferta? Qui trovate tutte le informazioni utili.
Fonte | ASI
