Guidare il Centro Stile Alfa Romeo significa assumersi il compito – tanto prestigioso quanto delicato – di custodire un patrimonio iconico e, al tempo stesso, reinterpretarlo per traghettarlo verso il futuro. È ciò che fa Alejandro Mesonero-Romanos, designer spagnolo innamorato dell’Italia, protagonista di un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano in cui ripercorre il proprio percorso e le sfide che attendono il Biscione.
Alfa Romeo: per Mesonero-Romanos l’identità del brand rimane un aspetto fondamentale
Fin dal suo arrivo a Torino, Mesonero-Romanos ha percepito un senso di compimento personale: “Fin da bambino sognavo di lavorare con le auto italiane”, racconta. Una passione nata osservando e copiando le linee delle grandi firme del design nazionale, dai carrozzieri di scuola torinese alle sportive più iconiche. “Quando sono arrivato, ho sentito di aver fatto la cosa giusta”, ricorda.
Per definire cosa renda un’Alfa Romeo immediatamente riconoscibile, il designer rifiuta la semplificazione. “Non esiste un’unica Alfa Romeo”, spiega, sottolineando come la storia del marchio sia stata costruita attraverso epoche, interpretazioni e sensibilità differenti. Il risultato è una pluralità di linguaggi che confluisce però in due elementi chiave: sportività e bellezza reinterpretata.
La nuova Alfa Romeo 33 Stradale ne è un esempio emblematico. Progetto ambizioso, nato quasi in punta di piedi: “In un certo senso abbiamo tracciato la strada camminando”, racconta. Una sfida che ha richiesto coraggio e visione, e che per Mesonero-Romanos ha rappresentato un momento quasi magico. “È accaduto molto prima di quanto immaginassi.”
Nel dialogo emerge anche il tema della transizione elettrica, che il designer affronta con pragmatismo: le architetture cambiano, i vincoli aumentano, ma il punto di partenza rimane l’identità del marchio Alfa Romeo. L’elettrico, osserva, pone nuove priorità: “Oggi quei quattro chilometri in più o in meno possono fare la differenza.”
La Junior, invece, è il simbolo della nuova apertura del Biscione: accessibile, muscolosa, diversa. “Non potevamo permetterci una vettura banale”, sottolinea. Ed è anche un’auto che, sorprendentemente, conquista persone lontane dal mondo delle quattro ruote. Carattere, sportività, modernità saranno tre caratteristiche che secondo lo spagnolo non mancheranno nelle future auto di Alfa Romeo.
Tra passato e futuro, Mesonero-Romanos coltiva una passione per le Alfa Romeo storiche – dalla TZ Zagato alla sua Giulia GT Junior – e ammette un sogno ancora inespresso: “Mi piacerebbe disegnare una nuova Spider, una nuova Duetto.” Un desiderio che convive con un progetto già in cantiere: il prossimo one-off, successore della 33 Stradale. “Sarà ancora più emozionante.”

