Cosa guida il Presidente della Ferrari quando decide di snobbare la pelle per accomodarsi a bordo di qualcosa di decisamente più accogliente? La risposta è una Ferrari FF che definire “fuori dagli schemi” è un eufemismo. È, neanche a dirlo, la più esclusiva e personale mai prodotta.
La FF non è solo una delle prime shooting brake a trazione integrale uscite da Maranello, ma, come avrete intuito, è l’esemplare personale di John Elkann, un concentrato di personalizzazioni che ora cerca un nuovo garage. Si prevede un’asta degna di nota per tanti (bellissimi) motivi.

L’eleganza, si sa, è spesso discreta, e questa Ferrari FF lo conferma con la rara livrea “Nuovo Blu”, una tinta che avvolge la carrozzeria e si insinua fin dentro l’abitacolo. Ma è una volta aperte le portiere che il collezionista medio rischia il tracollo. Al posto della classica pelle che profuma di lusso tradizionale, troviamo sedili in tessuto. Una scelta quasi “eversiva” nell’abitacolo di una supercar moderna, declinata in un blu profondo con piping bianco e l’immancabile Cavallino ricamato. Il tocco di modernità? Inserti in fibra di carbonio blu, perché anche se ami il tessuto, resti pur sempre seduto sopra un mostro tecnologico.

Sotto il cofano, la musica non cambia ed è quella celestiale del motore V12 aspirato da 6,2 litri. Nonostante il modello abbia debuttato nel 2011, l’auto di Elkann ha passato più tempo ad ammirare le pareti del garage che a divorare l’asfalto. Il contachilometri segna appena 16.037 km. In pratica, il motore è appena uscito dal rodaggio, pronto a scatenare la sua trazione integrale in ogni condizione meteo, possibilmente senza macchiare i preziosi rivestimenti tessili.

L’appuntamento per gli amanti del prestigio e delle configurazioni uniche come questa è fissato a Parigi nel 2026. La vettura, in fase di immatricolazione in Italia, sarà battuta all’asta con stime che oscillano tra i 220.000 e i 320.000 euro. Una cifra che non paga solo la meccanica, ma il brivido di possedere un pezzo di storia appartenuto al numero uno di Maranello in persona.
