Quando si parla di Ferrari, il sistema emotivo degli appassionati vola verso le più alte vette del piacere. Le “rosse” hanno un fascino magnetico, che conquista il cuore di tutti. Il desiderio di possedere un esemplare della specie abbraccia molte persone, ma solo pochi eletti riescono a coronare il sogno dell’acquisto.
Oggi torniamo ad occuparci delle auto sportive del “cavallino rampante”, traendo spunto da un video appena pubblicato in rete dagli specialisti di Motor1 Türkiye, che è diventato subito virale. Nel filmato, i protagonisti cercano di dare una risposta a un quesito ricorrente nelle discussioni tra alcuni cultori del marchio emiliano. Ecco di quale si tratta: meglio una “rossa” aspirata o una biturbo non ibrida di epoca successiva?
Per dare la loro risposta, gli autori del servizio hanno messo a confronto una Ferrari F430 F1 e una Ferrari F8 Tributo. Le due auto appartengono allo stesso filone e sono separate dalla 458 Italia e dalla 488 GTB. Anche gli altri due modelli potevano essere presi in considerazione, per una valutazione più esaustiva. Ragioni di varia natura, però, hanno portato alla scelta delle auto protagoniste del video. Sono mezzi che si scostano molto fra loro sul piano prestazionale ed anche cronologico, ma per trattare il tema nella prospettiva meramente emotiva va bene anche così.
Meglio il sound puro e catalizzante del motore aspirato o l’incredibile potenza del V8 sovralimentato? Per scoprire la risposta dei tester vi resta una sola opportunità: quella di guardare integralmente il filmato. Dopo la sua visione, ci piacerebbe scoprire il vostro punto di vista sulla questione. Siete d’accordo coi redattori oppure avete un’opinione diversa? In attesa di saperlo, facciamo un breve ripasso delle caratteristiche principali dei modelli scelti per il confronto.
Ferrari F430 F1
Iniziamo dall’auto più “anziana”, ossia dalla Ferrari F430 F1, nata nel 2004 per rimpiazzare la 360 Modena. Le sue forme sono avvenenti e catturano sin dal primo sguardo. Coniugano al meglio l’aggressività e l’eleganza, consegnando felici stimoli sensoriali agli occhi. Ancora oggi fa la sua splendida figura, persino nei raduni, dove non teme la presenza di “rosse” più recenti al suo fianco.
Molti la considerano, a ragione, come una delle auto più seducenti fra quelle prodotte dal “cavallino rampante” nell’era moderna. Sotto il cofano posteriore di questa Ferrari pulsa un motore V8 da 4.3 litri di cilindrata, in grado di sviluppare una potenza massima di 490 cavalli a 8.500 giri, con un picco di coppia di 465 Nm a 5.250 giri. Il tutto su un peso a secco di 1.350 chilogrammi.
Questo si traduce in un’accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 4 secondi e in una velocità di oltre 315 km/h. Numeri impressionanti, anche col metro attuale. Ciò che più impressiona è però l’handling, davvero notevole, pure rispetto a modelli sportivi più recenti. A smorzare le danze della F430 provvede un impianto frenante con dischi carboceramici, di grande efficacia. Il tempo sul giro messo a segno sulla pista di Fiorano e di 1’27″00.
Ferrari F8 Tributo
Rispetto alla F430, il livello di performance garantito dalla Ferrari F8 Tributo è di un altro pianeta. Il tempo, infatti, produce avanzamenti nella ricerca tecnologica, con effetti molto positivi sugli aspetti dinamici. Pur essendo una granturismo stradale, questa “rossa” si avvicina alle metriche delle auto da pista o da track-day, nonostante sia perfettamente fruibile nella vita quotidiana, grazie ai buoni livelli di comfort e all’eccellente guidabilità.
Nata per prendere il posto della 488 GTB, la F8 Tributo ne ha elevato ulteriormente i contenuti, fissando in tal modo i nuovi riferimenti della specie. L’energia dinamica giunge da un motore V8 biturbo da 3.9 litri di cilindrata, che eroga 720 cavalli di potenza massima a 8.000 giri al minuto, con un picco di coppia di 770 Nm. Questo vigore viene esercitato su un peso a secco di 1.330 chilogrammi, per uno scatto da 0 a 100 km/h in 2.9 secondi e una punta velocistica di oltre 340 km/h. Il tempo sul giro messo a segno sulla pista di Fiorano è di 1’22″50.
La forza del sistema propulsivo viene erogata con la stessa fluidità di un motore aspirato (il turbo lag è quasi del tutto assente), ma con una coppia sensibilmente maggiore, grazie alla doppia sovralimentazione. Il sound, però, paga scotto all’altra e soprattutto alla 458 Italia, rispetto alla quale è pure meno bella. Anche la 488 GTB è molto più coinvolgente sul piano estetico, ma la F8 Tributo resta una vettura splendida.
					

