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La Ferrari 849 Testarossa portata in pista a Fiorano da Leclerc e Giovinazzi | Video

Emozioni fra i cordoli sulla nuova supercar emiliana, condotta da due grandi piloti.

Ferrari 849 Testarossa Leclerc De Simone
Screen shot da video YouTube Ferrari

Due settimane prima del lancio del modello, Charles Leclerc e Antonio Giovinazzi hanno avuto la possibilità di guidare la Ferrari 849 Testarossa, sulla pista di Fiorano. Presente anche Raffaele De Simone, responsabile dei collaudatori del “cavallino rampante”. Oggi la casa di Maranello ha pubblicato un video che, in pochi minuti, narra efficacemente l’esperienza, con note di grande adrenalina.

Superfluo dire che la nuova creatura del marchio emiliano è entrata nel cuore dei protagonisti, per la sua risposta, per la sua potenza, per l’efficacia del suo comportamento dinamico. Ma anche per i freni, il cambio e il telaio, oltre che per la precisione dello sterzo. Persino per il comfort offerto in condizioni di guida estrema.

I due piloti sono rimasti colpiti dalla fiducia che ispira il modello e dalla coerenza fra i suoi aspetti. Elementi che aiutano a comporre il piacere di guida. Come riferito in altre occasioni, la Ferrari 849 Testarossa sfoggia prestazioni e tecnologia di frontiera. Notevole il passo in avanti compiuto rispetto alla SF90 Stradale, di cui prende il posto. Il merito non è di uno stravolgimento, ma di una corposa evoluzione del prodotto.

Anche lo stile è molto diverso, ma a mio avviso meno bello di quello di partenza. Mi riservo però di esprimere il giudizio definitivo dopo la prima visione dal vivo del mezzo. Su una cosa, tuttavia, mi sbilancio: qui il livello tecnologico, aerodinamico e prestazionale si spinge verso lidi mai visti prima nella produzione “ordinaria” del “cavallino rampante”. I riflessi si evincono anche sul piano prestazionale, come dimostra il tempo messo a segno sulla pista di casa, dove solo la F80 e la SF90 XX Stradale fanno meglio di lei.

Ferrari 849 Testarossa
Foto Ferrari

Nella sigla della Ferrari 849 Testarossa sono riportati alcuni suoi elementi identificativi. Il primo numero si riferisce al frazionamento. Gli altri due alla cilindrata unitaria, divisa per dieci. La colorazione dei coperchi delle punterie spiega il mitico suffisso finale. Esteticamente, però, le parentele sono con le alchimie dialettiche delle 512 S ed M degli anni ’70. Questi richiami si concentrano sullo specchio di coda.

L’energia dinamica della nuova opera del “cavallino rampante” giunge da un powertrain ibrido plug-in, il cui epicentro è il motore endotermico V8 biturbo da 4.0 litri di cilindrata, abbinato a tre unità elettriche, per una potenza combinata di 1050 cavalli. Solo la già citata F80 si spinge oltre. Incredibile, come è ovvio che fosse, il quadro prestazionale.

Le metriche sono al top, da best in class. Ecco alcune cifre: accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 2.3 secondi, da 0 a 200 km/h in 6.35 secondi, velocità massima di oltre 330 km/h. Sono dati sorprendenti, per un modello della gamma “standard”, ma i risultati ottenuti in pista sono forse ancora più esplicativi sulla travolgente forza dinamica di questa creatura.

Peccato per lo stile: la Ferrari 849 Testarossa poteva essere disegnata meglio. Charles Leclerc e Antonio Giovinazzi, al momento della loro prova sulla pista di Fiorano, si sono dovuti accontentare di un muletto di prova, definitivo in tutto, tranne che nella foggia della carrozzeria, pesantemente camuffata. A voi il video della prova. Buona visione!