Con l’avvento della Ferrari 849 Testarossa cambia la geografia delle “rosse” più veloci sulla pista di Fiorano. Il suo tempo sul giro la colloca a un soffio dalla SF90 XX Stradale, di concezione più racing. Questo conferma l’eccellenza del pacchetto tecnico e dinamico della nuova opera del “cavallino rampante”, che da granturismo riesce a spuntare dati cronometrici da mezzo per i track day.
A lei va il terzo posto nella classifica delle auto del marchio più rapide sul circuito di casa. Un risultato straordinario, specie tenendo conto della coppia di modelli che la precedono in questa speciale graduatoria. Volete scoprirne la fisionomia? Non vi resta che procedere nella lettura dell’articolo, con le auto del podio allineate in ordine di tempi.
Ferrari F80
Non è la “rossa” più bella, né quella più carismatica. Non ha neppure un V12 sotto il cofano, ma sul piano ingegneristico e prestazionale va a lei il primato della specie. La Ferrari F80 è la regina delle supercar moderne. Nessuna è veloce come questa “belva” ruotata.
In pista si avvicina ai tempi dei bolidi da corsa più specialistici, nonostante le gomme stradali e una guidabilità a prova di dilettante (o quasi). Incredibile come un mezzo del genere possa rivelarsi facile da usare anche in città, al netto delle apprensioni connesse al valore economico, alle dimensioni, alla ridotta altezza da terra, alla visibilità non pensata per un uso urbano.
Discendente più recente della stirpe aperta dalla GTO del 1984 e proseguita con le F40, F50, Enzo e LaFerrari, questa nuova meraviglia del “cavallino rampante” mostra al meglio le capacità ingegneristiche attuali del marchio emiliano. Come le auto che l’hanno preceduta, anche lei spinge più in alto l’asticella, ma qui il balzo in avanti è stato di portata quantica.
La Ferrari F80, a dispetto del frazionamento più basso della specie, va meglio di qualsiasi altra e con un cospicuo vantaggio. Il merito è delle strette sinergie col mondo delle corse, che fanno parte del DNA della casa di Maranello. Concepita, con le sue architetture estreme, per le prestazioni, questa opera d’arte tecnologica si lega strettamente alla 499P, più volte vincitrice della 24 Ore di Le Mans.
La spinta è garantita da un motore V6 biturbo e ibrido, da 3.0 litri di cilindrata, abbinato alla componente elettrica, per una potenza di sistema di ben 1.200 cavalli. Mai una “rossa” si era spinta a tanto. Ne deriva un’accelerazione spaventosa, con un passaggio da 0 a 100 km/h in 2.1 secondi e da 0 a 200 km/h in 5.75 secondi. Roba da monoposto di F1. La velocità massima di spinge oltre la soglia dei 350 km/h, ma è l’handling ad esprimere al meglio il suo temperamento stellare, che la pone su un livello mai visto nell’ambito delle supercar. Il suo primato è destinato a resistere a lungo.
Tempo sul giro a Fiorano: 1’15″30
Ferrari SF90 XX Stradale
Interpretazione estrema della già velocissima SF90 Stradale, porta su strada la forza dinamica delle auto laboratorio XX, elevandosi ad anello di congiunzione fra queste e quelle del listino “ordinario” della casa di Maranello. Il secondo tempo messo a segno sulla pista di Fiorano, tra le auto destinate alla line-up commerciale, documenta la forza di questa limited edition, davvero molto incisiva sul piano dinamico, al punto da ridurre al minimo le differenze con le “belve” da corsa destinate alle serie GT.
La Ferrari SF90 XX Stradale è un missile ruotato, che danza fra i cordoli a un ritmo pazzesco. Il suo handling è molto efficace: roba che, solo pochi anni fa, le auto della gamma commerciale potevano sognare. Non è solo il segno dei tempi, ma anche la prova di quanto gli uomini del “cavallino rampante” siano i migliori padroni della tecnologia di frontiera, per quanto riguarda le auto sportive ad alte prestazioni. In Emilia Romagna sono dei veri maghi, in grado di tirare fuori dal cappello delle novità sempre molto sorprendenti, a 360 gradi.
Cuore pulsante della Ferrari SF90 XX Stradale (e della sua versione Spider) è un motore V8 biturbo da 4.0 litri di cilindrata, abbinato a tre unità elettriche, per una potenza di sistema pari a 1.030 cavalli. Nessuna vettura stradale della casa di Maranello si era spinta così in alto prima di lei. Solo la recentissima F80 è andata oltre. Il quadro prestazionale offerto dal modello di cui ci stiamo occupando regala cifre sorprendenti, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 2.3 secondi e da 0 a 200 km/h in 6.5 secondi.
La velocità massima si fissa a quota 320 km/h. Siamo su un livello più basso rispetto a quello della Ferrari SF90 Stradale, che va fino agli oltre 340 km/h, ma qui hanno prevalso le ragioni legate alla deportanza, come si evince dalla vistosa ala a tutta larghezza che domina lo specchio di coda. Un scelta di campo premiata da un handling ancora più efficace. Chapeau!
Tempo sul giro a Fiorano: 1’17″31
Ferrari 849 Testarossa
Fresca di presentazione, questa “rossa” non mette tutti d’accordo sul fronte dello stile, ma per le sue doti tecnologiche e prestazionali il consenso è unanime fra gli appassionati. Qui gli uomini del “cavallino rampante” hanno alzato tanto l’asticella, spingendo il modello, di “ordinario” listino, a livelli da “limited edition” focalizzate sulle performance. Un lavoro straordinario, che riflette la loro competenza, maturata grazie al know-how agonistico e a un ambiente fertile per gli slanci creativi, anche sul fronte ingegneristico.
La Ferrari 849 Testarossa, il cui look sposa alcuni stilemi delle vecchie 512 S e 512 M, è un vero scrigno di tesori progettuali. A differenza dei modelli cui ispira le sue forme e da cui mutua il suo nome, non gode della spinta di un motore a 12 cilindri, che avrebbe dato altra magia alla vettura, ma qui sono state le ragioni funzionali a prevalere su quelle del cuore. Le danze di questa supercar, che prende il posto della SF90 Stradale, sono affidate a un’unità propulsiva ibrida plug-in, il cui epicentro è nel cuore endotermico V8 biturbo da 4.0 litri, disposto alle spalle dell’abitacolo, che sviluppa 830 cavalli.
A questa scuderia vanno aggiunti i 220 cavalli messi sul piatto dai tre motori elettrici, per una potenza massima di sistema nell’ordine dei 1050 cavalli: ben 50 in più rispetto all’auto rimpiazzata. Il maggiore apporto energetico conferisce più vigore alle metriche, spinte ancora più in alto, verso l’Olimpo della specie. Le cifre sono inequivocabili e parlando di un’accelerazione travolgente, con uno scatto da 0 a 100 km/h in meno di 2.3 secondi e da 0 a 200 km/h in 6.35 secondi.
La punta velocistica si spinge oltre la soglia dei 330 km/h. Incredibile il livello di coinvolgimento promesso al pilota, senza penalizzarlo sul fronte del comfort di marcia e della raffinatezza. Sublime l’handling della Ferrari 849 Testarossa, che danza tra i cordoli dei circuiti con straordinaria souplesse.
Tempo sul giro a Fiorano: 1’17″50