Un’Abarth che non esiste, ma che tutti vorrebbero vedere su strada. È questo il senso del nuovo render digitale creato da Angelo Berardino, designer e artista visivo noto per la sua capacità di fondere ironia, cultura pop e passione automobilistica. L’opera, pubblicata su LinkedIn, si intitola “L’Abarth che non c’è!?” e accompagna un originale “Oroscopo Veloce del giorno dello Scorpione”, che unisce astrologia e motori in un format creativo e fuori dagli schemi.
Sul web un’Abarth che non esiste creata in digitale fa impazzire i fan dello scorpione
Nel post, Berardino ipotizza il design di una Abarth immaginaria come metafora del segno zodiacale dello Scorpione: “La tua giornata è un motore a benzina — non hai bisogno di eccessi, ma di un assetto perfetto”. Parole che si trasformano in un piccolo manifesto di stile e determinazione. Con un linguaggio tecnico ma giocoso, l’autore di questa creazione digitale invita a trovare equilibrio tra potenza e controllo, eliminando il “peso inutile” — proprio come farebbe un pilota in cerca della performance pura.
Il render, curato nei dettagli, mostra un’auto compatta e aggressiva, con proporzioni sportive e linee tese che evocano il DNA Abarth. Una reinterpretazione che celebra il design italiano e la passione per la guida, con un tocco di autoironia che ha subito catturato l’attenzione della community online.
Berardino, che negli ultimi mesi ha firmato diversi concept digitali di grande successo, dimostra ancora una volta come il design virtuale possa trasformarsi in narrazione emozionale, capace di connettere estetica, filosofia e attualità. “L’Abarth che non c’è” non è solo un render: è un invito a ripensare il modo in cui immaginiamo le auto — e noi stessi — nel mondo in continua evoluzione della creatività digitale.
Ovviamente la speranza di tutti i fan del brand di Stellantis è quello di poter un giorno vedere auto di questo tipo all’interno della gamma della casa automobilistica che di recente ha fatto storcere il naso a più di qualcuno decidendo di puntare solo su auto elettriche al 100 per cento come ad esempio la 500e e la 600e. La decisione contestata da molti ha finito per ridurre di molto le vendite del marchio che infatti sta già pensando di ritornare sui suoi passi come anticipato da qualche suo dirigente nel corso di recenti interviste.