Vedere una Ferrari 488 Pista Spider a confronto con una 296 GTB, in una drag race senza rispetto per le gerarchie cilindriche, fa un certo effetto, ma l’evoluzione di prodotto genera, talvolta, degli scenari inattesi. Bastano pochi anni per scardinare certezze consolidate. Togliamo subito ogni dubbio e diciamo che la vincitrice è stata la sportiva V6, nata in tempi più recenti. Il suo è stato un dominio autorevole, che si è confermato nelle due sfide in accelerazione, in quella in ripresa e nel match cronometrico finale. Del resto, le cifre energetiche giocano a suo favore.
Ad organizzare il duello ci hanno pensato quelli di CarExpert, cui va il merito di aver confezionato un video diventato subito virale. Non poteva andare in modo diverso, visto il tenore delle due sfidanti. Protagoniste della drag race sono una coppia di “rosse” che spingono a mille le pulsazioni cardiache degli appassionati.
Sul lato destro della striscia d’asfalto c’è l’apprezzatissima Ferrari 488 Pista, qui in versione Spider, che in un’altra circostanza era stata messa a confronto con la 458 Speciale A. La spinta di questa “belva” è affidata a un motore V8 biturbo da 3.9 litri di cilindrata, in grado di sviluppare 720 cavalli di potenza massima a 8.000 giri al minuto, su un peso a secco di 1.380 kg.
Alle ruote posteriori il compito di scaricare a terra il suo incredibile vigore. Il cambio F1 a doppia frizione con 7 marce agevola la spinta fulminea della supercar di Maranello, espressa con uno scatto da 0 a 100 km/h in 2.85 secondi e da 0 a 200 km/h in 8 secondi. La velocità si spinge oltre la soglia dei 340 km/h.
A contrastarle il passo, sul lato destro della striscia d’asfalto scelta per la drag race, ci pensa la più recente Ferrari 296 GTB, un missile ruotato, che regala il top del piacere di guida, come l’altra, nonostante sia farcita della componente elettrica, che ne fa una ibrida. Neanche la SF90 Stradale, sul fronte delle emozioni al volante, può competere con lei. Pur avendo due cilindri in meno della F8 Tributo, di cui ha preso il posto, offre un quadro prestazionale ulteriormente migliorato.
Cuore pulsante di questo modello è un powertrain ibrido, che ha il suo epicentro nel motore V6 biturbo da 2992 centimetri cubi di cilindrata, in grado di erogare 663 cavalli a 8.000 giri al minuto. A questi vanno aggiunti i 167 cavalli messi sul piatto dall’unità a batteria, per una potenza combinata di 830 cavalli. Il tutto su un peso a secco di 1470 chilogrammi. Ne deriva un quadro prestazionale votato all’eccellenza, da best in class. Le cifre sono spaventose: accelerazione da 0 a 100 km/h in 2.9 secondi e da 0 a 200 km/h in 7.3 secondi. La velocità massima supera la barriera dei 330 km/h.
Straordinario il comportamento dinamico di questa GT. A lei va il trionfo in tutte le sfide del confronto odierno, pur non essendo in versione Speciale, ma nella vita conta anche la componente emotiva, specie sulle auto sportive di fascia alta, e un V8 è sempre un V8, anche se questo V6 suona meglio e incolla al sedile ancora di più. A voi il video. Buona visione!