Per molti appassionati del Cavallino Rampante, soprattutto chi è cresciuto negli anni ’80, la Ferrari Testarossa rappresenta una delle auto più mitiche in assoluto, con il suo motore centrale a 12 cilindri e le linee iconiche che spesso finivano per essere immortalate nei poster presenti nelle camerette di chi era ragazzino all’epoca. Prodotta tra il 1984 e il 1996 in meno di 10.000 esemplari, la supercar Ferrari originale ha ereditato il ruolo della Ferrari 512 BBi e si distingueva dal modello da corsa Ferrari 250 Testa Rossa degli anni ’50, grazie alla presenza di un propulsore boxer 12 cilindri Tipo F113 da 4,9 litri.
Il creatore digitale Luca Serafini ha proposto due versioni immaginarie della Ferrari Testarossa
Oggi Ferrari rinnova il mito con la nuova 849 Testarossa, erede della SF90 Stradale e Spider, dotata di un motore ibrido V8 da 1050 cavalli. Capace di accelerare da 0 a 100 km/h in 2,3 secondi e raggiungere i 330 km/h, offre anche 26 km di autonomia elettrica grazie alla batteria da 6,5 kWh, combinando prestazioni estreme con sostenibilità parziale. Non mancano i critici: molti appassionati contestano l’uso del nome Testarossa senza alcun richiamo estetico all’iconica Ferrari degli anni ’80 e ’90. Tuttavia, la fantasia dei creatori digitali di auto corre veloce, offrendo reinterpretazioni sorprendenti.
Luca Serafini, designer virtuale modenese noto come lsdesignsrl sui social, ha proposto due versioni immaginarie della FerrariTestarossa. Nella prima, ha mantenuto intatta la carrozzeria moderna, immaginando però un omaggio aggiornato alla classica Testarossa, nello stile della Lamborghini Countach LPI 800-4.
La seconda versione è più audace: una reinterpretazione squadrata e retrò della vettura originale, con linee marcate, ampie pieghe laterali e una griglia nera tra i fari posteriori a LED. Questi concept non ufficiali offrono agli appassionati una visione alternativa del mito Testarossa, combinando nostalgia e innovazione digitale, e dimostrano come il fascino della leggendaria Ferrari continui a ispirare creatività e passione anche nel mondo virtuale.