Noi italiani, lo sappiamo da tantissimo tempo, orgogliosamente, abbiamo un talento naturale nel creare automobili che sembrano opere d’arte a quattro ruote, e non serve per forza chiamarsi Ferrari, Lamborghini o Maserati per entrare nell’Olimpo dell’esclusività. L’Alfa Romeo 4C ne è la prova lampante. In questo modo, come “arte guidabile”, è stata definita anche l’altra supercar mozzafiato, la 8C, ma oggi parliamo di una supercar in miniatura, un po’ ribelle e un po’ romantica.
La 4C costava (e costa ancora) molto meno di una Ferrari 458 ma riesce comunque a far girare la testa. Nel 2025 il suo valore medio si aggira sui 50.000 euro (perché si considera una forbice con esemplari a basso chilometraggio da oltre 90.000 euro e quelli invece molto più economici). Secondo Classic.com, grande portale internazionale, questa sarebbe praticamente una supercar “low cost”, se l’espressione può ancora avere senso.
Ma la 4C non è solo bella da vedere. Sotto la carrozzeria compatta batte un motore turbo 1.750 da 237 cavalli e 370 Nm di coppia. Non sono numeri da Bugatti, certo, ma l’auto pesa meno di 1.100 chili grazie all’uso generoso di fibra di carbonio, un regime alimentare che la rende più agile di molti rivali. Il risultato è evidentemene te uno 0-100 km/h in 4,1 secondi e 257 km/h di velocità massima. Non male per un “giocattolo” con un motore più piccolo di una Golf GTI.
Naturalmente, per mantenere questo peso piuma, Alfa Romeo ha sacrificato la praticità sull’altare dello stile. Il bagagliaio è grande quanto una borsa da palestra, lo spazio per i passeggeri è quasi un esperimento sociologico, e non c’è neanche bisogno di citare infotainment e servosterzo. È un’auto per puristi, non per amanti delle comodità. Eppure, proprio grazie a queste scelte radicali, la 4C offre un piacere di guida che rivali come la Lotus Exige o la Porsche Cayman faticano a eguagliare.
Con il telaio monoscocca in carbonio e sospensioni progettate per incollarsi all’asfalto, danza amabilmente tra le curve. E nella versione Spider diventa persino teatrale, regalando l’esperienza di guida all’aperto senza perdere nulla in precisione. E forse è questo il segreto delle Alfa Romeo: non sono perfette, e proprio per questo diventano indimenticabili.
Prodotta in meno di 10.000 esemplari, la 4C è destinata a diventare un classico da collezione, un po’ come la 8C Competizione. Oggi la si trova persino a molto (ma molto) meno del prezzo di Mustang, RS3, Cayman e compagnia bella. Inoltre, ha mantenuto praticamente intatto il valore iniziale. In futuro, scommettiamo, diventerà una regina da garage.