Il monitoraggio dell’andamento dei parametri che andrebbero a comporre il premio di produzione, da parte delle sigle sindacali coinvolte, la dice lunga sulle difficoltà patite da Stellantis dall’inizio di quest’anno fino a oggi. Difficoltà che secondo la FIM, la UILM, la FISMIC, la UGLM e l’Associazione Quadri potrebbero ricadere proprio sull’ambito premio di produzione destinato ai lavoratori del gruppo.
È questo ciò che è emerso durante l’incontro di monitoraggio che si è tenuto proprio oggi a Roma, già previsto dal contratto collettivo specifico di lavoro sull’andamento del cosiddetto “premio di risultato”. D’altronde il primo semestre dell’anno per Stellantis è apparso assai insoddisfacente con un “cattivo andamento anche dell’AOI europeo, l’Adjusted Operative Income, che durante i primi sei mesi dell’anno è risultato vicino allo zero”, dicono i sindacati. In questo modo, secondo quanto riportato ancora da FIM, UILM, FISMIC, UGLM e Associazione Quadri, se il secondo semestre di quest’anno non dovesse porre in essere miglioramenti significativi allora “gli indicatori del premio non darebbero luogo ad alcuna erogazione”.
I sindacati hanno chiesto un incontro col nuovo CEO di Stellantis, Antonio Filosa
Nell’attesa che la direzione aziendale di Stellantis ponga in essere misure utili a migliorare i conti aziendali ovvero gli indicatori per il premio di produzione, così come puntualizzato dal Gruppo e poi riportato dalle sigle sindacali secondo cui alcuni passaggi tuttora in attesa potrebbero garantire un impatto positivo. Fra questi si ricordano i nuovi modelli cui sarà presto avviata la produzione presso gli stabilimenti di Melfi e Mirafiori, soprattutto ibridi.
In ogni caso al centro di quanto espresso nello stesso incontro già citato c’è la necessità che si avvii un incontro fra il nuovo amministratore delegato di Stellantis, Antonio Filosa, e proprio le sigle sindacali coinvolte. È in questo contesto che si vogliono chiarire le misure che Stellantis intende intraprendere “per risalire la china di una situazione industriale e occupazionale oggettivamente molto grave”. I sindacati hanno quindi ammesso di aver già avanzato una richiesta per fissare un incontro con Antonio Filosa.
A Pomigliano d’Arco ulteriori problemi
Ulteriori problematiche si ravvisano anche presso lo stabilimento produttivo Stellantis di Pomigliano d’Arco, in Campania. Qui la situazione appare “ogni giorno più critica”, secondo quanto ammesso da Biagio Trapani che è segretario generale della FIM di Napoli e da Aniello Guarino che è responsabile del comparto automotive dello stesso sindacato. Anche nel caso del sindacato che ha espresso dubbi su quanto accade presso lo stabilimento di Pomigliano d’Arco, che sarà interessato da uno stop breve fra la fine di settembre e l’inizio del mese di ottobre, la richiesta rimane quella di un incontro urgente con il CEO di Stellantis, Antonio Filosa.
Oggi infatti a Pomigliano d’Arco si lavora in media solamente due giorni a settimana “mentre per il resto i lavoratori sono coperti da contratti di solidarietà”, hanno ammesso Guarino e Trapani. Situazione che potrebbe aggravarsi con lo stop di due settimane comunicato in queste ore. L’ulteriore richiesta è infine quella di mettere a punto un piano industriale credibile per valorizzare le competenze.