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Negli anni Ottanta una Ferrari Testarossa molto speciale arrivava già a 1.000 CV

Senza sistemi di assistenza elettronica, questa Ferrari estrema rappresenta un simbolo della maestria dei tuner degli anni Ottanta.

ferrari Testarossa Koenig Specials Competition Evolution II

Negli anni Ottanta, Ferrari stupì il mondo automobilistico con la leggendaria F40, un’automobile da corsa con omologazione stradale, progettata dal celebre ingegnere Nicola Materazzi e disegnata dall’iconico studio Pininfarina.

Nonostante la sua fama futura, la F40 ebbe un inizio incerto nel 1987: molti dei primi acquirenti la vedevano più come un investimento finanziario sicuro che come un’auto da guidare. Alcune stime del 1990 indicano che solo il 10% dei proprietari utilizzava realmente la propria F40 su strada, mentre la maggior parte attendeva il momento giusto per rivenderla a prezzo maggiorato.In questo contesto, emerse una piccola azienda di tuning tedesca, Koenig Specials, che trasformava modelli Ferrari come la Testarossa in vere e proprie bestie da pista.

ferrari Koenig Specials

Willy Koenig, appassionato pilota e imprenditore tedesco, aveva una lunga storia con Ferrari: nel 1962 vinse il Campionato Tedesco della Montagna su una 250 GT SWB Berlinetta, guadagnandosi l’ammirazione di Enzo Ferrari in persona, che lo invitò a un evento speciale a Maranello. Koenig continuò a correre con Ferrari come la 365 BB, un modello capace di 450 CV, che univa prestazioni da pista e omologazione stradale.

Con la richiesta dei clienti più facoltosi, Koenig realizzò versioni ancora più estreme, tra cui una 365 BB biturbo da 620 CV con alettoni e pannelli carrozzeria aggressivi. Negli anni Ottanta, con la Ferrari F40 in arrivo per celebrare il 40esimo anniversario del marchio, Koenig decise di spingersi oltre creando la Ferrari Testarossa Koenig Specials Competition Evolution II, una vera supercar da 1.000 CV.

ferrari Testarossa Koenig Specials Competition Evolution II

La Ferrari Testarossa di serie, prodotta dal 1984 al 1996, vantava quasi 10.000 esemplari realizzati. Il suo motore boxer centrale F113 da 4,9 litri erogava 385 CV, consentendo uno 0-100 km/h in 5,8 secondi e una velocità massima di 290 km/h. Koenig potenziò la Testarossa con doppio turbocompressore KKK, intercooler laterali, gestione elettronica MoTec e scarico centrale ad alte prestazioni, mantenendo il cambio manuale a cinque marce con differenziale autobloccante e aggiornando sospensioni, freni e cerchi da 17 pollici.

ferrari Testarossa

La Ferrari Testarossa Competition Evolution II raggiungeva 1.000 CV e 370 km/h, con un kit carrozzeria in fibra di vetro ispirato alla F40 e interni completamente rossi, completi di sistema audio da 1.000 Watt con 16 altoparlanti e persino un mangianastri. Un elemento distintivo era il selettore “boost control” che permetteva di modulare la potenza da 600 a 1.000 CV in base alle condizioni di guida.

ferrari Testarossa Koenig Specials Competition Evolution II

Koenig realizzò solo 20 esemplari della Evolution II, rendendola rarissima. Senza sistemi di assistenza elettronica, questa Ferrari estrema rappresenta un simbolo della maestria dei tuner degli anni Ottanta: potente, audace e incredibilmente affascinante. Oggi, un esemplare può costare circa 525.000 dollari, una cifra che riflette la sua unicità.