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Governo italiano e Stellantis, fronte comune contro lo stop Ue alle auto a combustione interna

Governo e Stellantis chiedono di rivedere le norme Ue sui veicoli commerciali, oltre a una “spinta” per le auto compatte ed economiche.

commissione ue

Il Governo italiano, Stellantis, le piccole e medie imprese e le principali Case automobilistiche europee hanno avviato un fronte comune per chiedere a Bruxelles una revisione delle regole che impongono lo stop Ue alla vendita di veicoli a benzina e diesel dal 2035, vincolando il mercato alle sole auto elettriche.

L’iniziativa nasce dall’urgenza di tutelare la produzione nazionale e l’intera filiera automotive, che rischia seriamente di subire un forte rallentamento a causa di normative considerate troppo rigide. “Abbiamo incontrato il nuovo amministratore delegato di Stellantis, Antonio Filosa, insieme a Roberto Vavassori, presidente di Anfia, l’associazione che rappresenta il settore automotive italiano, orgoglio del made in Italy”, ha dichiarato Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, rispondendo a un’interrogazione del Partito Democratico in Senato sulle strategie dell’Esecutivo per sostenere la produzione di auto nel Paese.

ministro adolfo urso

Il ministro ha sottolineato la necessità di adottare un approccio basato sulla “neutralità tecnologica”, che non privilegi esclusivamente i veicoli elettrici, ma consideri anche motori alternativi. Urso ha evidenziato come le due principali associazioni europee di categoria abbiano già inviato una lettera alla Commissione Ue, sostenendo la stessa posizione italiana: servono soluzioni flessibili e incentivi concreti per garantire la sopravvivenza dell’industria automobilistica europea.

Per rilanciare le vendite e evitare la chiusura di stabilimenti, Urso propone una strategia articolata: rivedere le norme europee sui veicoli commerciali, favorire la produzione di auto compatte ed economiche, e garantire piani di investimento mirati. “La presidente Von der Leyen ha recepito alcune delle nostre indicazioni, come l’idea di una e-car europea, ma occorre agire subito con fondi e strategie concrete”, ha aggiunto il ministro.

von der leyen commissione ue

Durante l’intervento in Senato, Urso ha anche anticipato la convocazione, entro ottobre, del Tavolo Automotive per aggiornare lo stato degli investimenti di Stellantis in Italia e illustrare i provvedimenti previsti per la componentistica, già dotati di risorse finanziarie.

Il ministro ha ricordato che gli investitori stranieri, compresi possibili produttori cinesi, attendono chiarezza sulle nuove regole europee e sugli effetti dei dazi americani prima di decidere nuovi investimenti nel nostro Paese. Ecco il perché dell’urgenza di un coordinamento tra Governo, industria e istituzioni Ue per garantire la competitività del settore automotive italiano e proteggere posti di lavoro e investimenti strategici.