Compie 20 anni la Ferrari F430 Spider, il cui debutto in società avvenne nel 2005. Questa versione nacque per declinare in chiave scoperta le emozioni della coupé, presentata l’anno prima. Anche in questo caso, come già accaduto per la precedente 360, il look della variante “en plein air” non aveva assolutamente nulla da invidiare a quello della sorella chiusa. Forse, addirittura, senza tetto esprimeva un fascino ancora più esotico, quasi da barchetta da corsa.
I cambiamenti riguardarono la parte alta della carrozzeria, perché sotto la linea di cintura tutto rimase inalterato. Nel frontale, una scelta stilistica e funzionale legava il modello alla 156 F1 portata in pista con successo da Phil Hill nel 1961: la doppia bocca da predatrice. Dietro, invece, si percepiva un certo legame visivo con la Ferrari Enzo, anche se in un quadro meno snello.
Più aggressiva della 360 Spider, la nuova nata si manteneva sui suoi stessi livelli di eleganza. Così, nel complesso, regalava maggiore carica espressiva, senza perdere un grammo di classe e di armonia dialettica. Giochi di prestigio che solo Pininfarina poteva mettere a segno. Di solito i restyling peggiorano le linee di partenza, ma qui il carrozziere torinese fece un miracolo, regalando uno splendore estremo all’opera.
Se l’estetica della Ferrari F430 Spider non prestava il fianco alla benché minima critica, lo stesso si può dire per i contenuti tecnologici e prestazionali, spinti a un livello ancora più in alto, con le soluzioni migliori del suo tempo. Così si confermò (e rafforzò) la leadership di classe della sua antesignana.
Fra le novità ingegneristiche portate al debutto da questa “rossa” va citato il differenziale elettronico E-Diff, portato con lei all’esordio su strada, per la massima trazione in uscita dalle curve. La sua presenza rende più facile la gestione del mezzo. Al CST il compito di aggiungere note di sicurezza attiva.
Sul volante si nota la presenza del cosiddetto “manettino“, derivato dalla F1, per una gestione immediata ed efficace delle dinamiche del veicolo, con varie regolazioni, capaci di aderire ai bisogni contingenti di chi siede al posto guida.
Molto raffinata l’aerodinamica del veicolo, curata in modo certosino, per ottenere un alto indice di deportanza, senza sporcare i tratti della carrozzeria. Di straordinaria piacevolezza le emozioni di guida regalate dalla Ferrari F430 Spider, che elargisce scariche di adrenalina uniche. Il compito della spinta è affidato a un motore V8 aspirato da 4.3 litri, disposto in posizione centrale-posteriore, che eroga una potenza massima di 490 cavalli a 8.500 giri al minuto e una coppia di 465 Nm a 5.250 giri al minuto, con sonorità molto gradevoli.
Fulminei i passaggi marcia garantiti dal cambio elettroattuato F1. Le performance della Ferrari F430 Spider erano al top nel suo periodo storico, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 4.1 secondi e una punta velocistica di 310 km/h. Oggi molte auto sono più rapide, ma il quadro emotivo, spesso, non è paragonabile al suo. Questa scoperta è un prezioso distillato del know-how del “cavallino rampante”. Averne una in garage è il sogno di tutti, ma solo pochi possono accarezzare l’idea dell’acquisto.
Uno dei punti di forza della “rossa” in esame è l’handling, davvero notevole anche con il metro odierno. Per gli amanti dell’azione in pista e per i cultori dell’ingegneria di frontiera, era possibile optare per i dischi carboceramici, dotati di grande potere frenante e di immensa resistenza al fading. Così l’esperienza dinamica a bordo della Ferrari F430 Spider si faceva ancora più gratificante. L’inebriante piacere di guida regalato da questa vettura continua ad essere un dono anche oggi…anzi soprattutto oggi, per la sua dimensione analogica o poco digitale.










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