È difficile pensare che un campione del mondo di Formula 1 e icona del motorsport possa decidere di lasciare le corse professionistiche per qualcosa di apparentemente più “semplice”. Eppure Jenson Button, protagonista indiscusso della stagione 2009 in F1 e oggi impegnato nel FIA World Endurance Championship (WEC) al volante della hypercar Cadillac V-Series.R con il Team Jota, ha scelto di voltare pagina.
Il britannico ha annunciato che a fine anno appenderà al chiodo la tuta per dedicarsi a un motorsport più rilassato, fatto di auto d’epoca, nuove esperienze e tempo di qualità con la propria famiglia.
Button, che corre fin dall’infanzia e che da quando vinse la sua prima gara di kart nel 1988 non si è più fermato, ha spiegato che la decisione non è stata presa alla leggera. Le otto tappe del WEC, unite ai test e alle lunghe sessioni al simulatore, rappresentano un impegno gravoso, soprattutto vivendo in California, lontano dalla sede centrale del team. “Non è giusto nei confronti della squadra, perché hanno bisogno del 100% e io non potrò garantirglielo”, ha dichiarato con onestà.
Il futuro, però, non sarà lontano dai circuiti: Button ha già annunciato che continuerà a correre, ma con auto storiche come la sua Alfa Romeo GT Junior del 1967, che divide con Maz Fawaz di Singer. Durante la Monterey Motorsports Reunion a Laguna Seca, l’ex pilota di F1 ha raccontato con entusiasmo quanto sia divertente spingere un’auto apparentemente lenta al limite, senza servosterzo, controlli elettronici o aiuti di alcun tipo.
“Ti sembra quasi di distruggerle portandole a 8.000 giri, ma loro continuano a resistere. È un’esperienza pura”, ha detto. Oltre all’Alfa Romeo d’epoca, Button si è cimentato anche con una Pontiac Firebird Trans Am da competizione, già guidata da Dale Earnhardt nell’International Race of Champions.
Button ha anche lasciato intendere che potrebbe acquistarne una in futuro. Ma la passione per le auto storiche non è soltanto un passatempo (certo, talvolta costoso, per pochi). In questo caso, si tratta di un modo per ritrovare il contatto diretto con la guida.