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Stellantis Poissy: sempre più probabile in Francia la chiusura della storica fabbrica

La vera minaccia non è la domanda, ma la competizione interna: Stellantis sta potenziando impianti in aree più vantaggiose

Stellantis Poissy

A ovest di Parigi si trova lo storico stabilimento di Stellantis Poissy, un tempo fulcro dell’industria automobilistica francese. Oggi di proprietà di Stellantis, continua a produrre veicoli, ma il suo avvenire oltre il 2028 appare incerto. Negli anni d’oro arrivò a impiegare 27.000 lavoratori e a sfornare modelli iconici di Citroën e Peugeot. Oggi restano circa 2.000 dipendenti e dalle linee escono solo Opel Mokka e DS 3, per un totale annuo di circa 90.000 vetture, molto meno rispetto al passato.

Stellantis Poissy: incerto il futuro della fabbrica francese, dal 2028 in poi non si hanno notizie

La vera minaccia non è la domanda, ma la competizione interna: Stellantis sta potenziando impianti in aree più vantaggiose. In Marocco, a Kenitra, è previsto il raddoppio della produzione e la creazione di 3.000 posti, grazie a costi di manodopera inferiori e politiche fiscali più favorevoli. Questo scenario mette in difficoltà il sito francese, che rischia di perdere rilevanza in un contesto industriale sempre più orientato verso il Nord Africa.

Il direttore dello stabilimento, Eric Haan, insiste sul fatto che Stellantis Poissy sia ancora competitiva: i costi sono stati ridotti di un terzo. Tuttavia, i sindacati sono scettici sulle garanzie a lungo termine. Ritengono che senza un piano chiaro e decisioni politiche, lo stabilimento si trovi ad affrontare una graduale chiusura. Lo stabilimento non opera in un ambiente isolato: decine di aziende dipendono dai suoi ordini. Per Forvia a Méru, MC Syncro a Chanteloup-les-Vignes, Lear Corporation a Eragny e OPmobility a Vernon, ridurre la produzione a Poissy significherebbe perdite significative e possibili licenziamenti di massa.

Una delle soluzioni più discusse nel dibattito attuale riguarda una completa e profonda riprogettazione dello stabilimento di Stellantis Poissy. L’idea sarebbe di trasformarlo da tradizionale impianto di assemblaggio di veicoli a un moderno centro specializzato nel riciclaggio e nel recupero dei componenti, comprese le preziose batterie provenienti dalle auto elettriche dismesse. In questo modo, lo stabilimento non produrrebbe più veicoli nuovi, ma si concentrerebbe su processi circolari e sulla gestione sostenibile delle risorse.

Stellantis Poissy

 Tuttavia, questa opzione rappresenta più una misura tampone che una vera e propria rifondazione industriale: non si tratterebbe infatti di una fabbrica automobilistica nel senso tradizionale, ma di un polo di supporto. Il futuro di Stellantis Poissy, dunque, resta avvolto da grandi incertezze. Qual è la causa principale di questa crisi? I costi elevati, legati in gran parte ai salari e agli oneri previdenziali. L’industria automobilistica globale richiede margini competitivi e bassi costi operativi, condizioni difficili da rispettare in Europa. Per questo Stellantis sta spostando investimenti in aree come il Marocco, dove manodopera e fiscalità risultano notevolmente più vantaggiose, limitando così l’impiego di impianti costosi sul territorio europeo.