in

40 anni di Fiat Croma, la grande berlina che ha fatto la storia

Con un design frutto della collaborazione tra Giugiaro e il Centro Stile Fiat, guidato da Tom Jaarda, la Fiat Croma ha sorpreso per il suo stile

Fiat Croma

La Fiat Croma, erede della Fiat Argenta, è spesso considerata l’ultima vera ammiraglia del marchio italiano, chiudendo idealmente il capitolo delle berline di segmento E. Prodotta tra il 1985 e il 1994, la Croma introdusse soluzioni tecnologiche e prestazioni all’avanguardia per l’epoca, molte delle quali sono poi diventate standard nella gamma Fiat e più in generale nel settore automobilistico.

Fiat Croma ha chiuso un’epoca, quella delle grandi berline Fiat, ma ha anche aperto molte porte nella storia del marchio

Negli anni ’80, la Croma fu pensata per un pubblico che, pur rimanendo nei limiti dimensionali e di prezzo del segmento D, cercava un’auto dal maggiore prestigio. Per rispondere a queste esigenze, Fiat scelse di adottare la piattaforma Tipo Quattro, condivisa con altre berline di alto livello come Lancia Thema, Alfa Romeo 164 e Saab 9000. Questa scelta permise di combinare dimensioni accessibili con tecnologie avanzate e comfort superiore, conferendo alla Croma un ruolo di spicco nella storia del marchio come simbolo di innovazione e ambizione.

Grazie a questa mossa strategica, la Fiat Croma è stata lanciata sul mercato con un design sobrio e distintivo e interni spaziosi. Lo stile di questo modello si distingueva per le sue linee dritte, innovative ed eleganti, offrendo un aspetto equilibrato e suggerendo un ampio volume interno. Una sensazione che si è confermata aprendo le portiere: la Fiat Croma, grazie a un passo di 2,66 metri, poteva offrire 500 litri di spazio nel bagagliaio, a cui si poteva accedere con totale comodità e facilità grazie a un portellone dalle dimensioni generose.

Questa spaziosità interna e il packaging esterno non erano estranei alla silhouette “a due volumi e mezzo” disegnata dal leggendario Giorgietto Giugiaro di Italdesign e da Tom Jaarda, uno dei designer più ricordati del Centro Stile Fiat. La carrozzeria della Fiat Croma anticipa di diversi decenni il concetto di “fastback”, così di moda oggi per la sua combinazione di dinamismo e praticità.

All’interno dell’abitacolo, la spaziosità e il design premium della Fiat Croma erano chiaramente evidenti nel cruscotto, ricco di pulsanti e luci colorate che riflettevano il suo elevato livello tecnologico. La spaziosità era evidente nella fila posteriore, dove i passeggeri potevano accomodarsi comodamente grazie all’assenza del tunnel centrale. La dotazione di serie di questo modello era di gran lunga superiore a quella offerta all’epoca nel suo segmento. A bordo, gli ospiti potevano usufruire di alzacristalli elettrici anteriori, chiusura centralizzata, fari alogeni, lunotto termico, poggiatesta anteriori, volante regolabile in altezza e, sulle versioni diesel, servosterzo.

Fiat Croma

L’approccio innovativo della Fiat Croma si rifletteva chiaramente nella sua gamma di motori. Oltre alle alternative più convenzionali, questa vettura fu la prima vettura prodotta in serie a montare un motore turbodiesel a iniezione diretta: il quattro cilindri Croma Turbo D.id da 1.929 cc.

Anche gli amanti della benzina avevano la loro versione rivoluzionaria, il motore 2.0 CHT da 90 CV, che raggiungeva i 180 km/h ed era in grado di passare da 0 a 100 km/h in 11,8 secondi. Oltre a questi valori, era dotato del sistema Controlled High Turbulence. Sviluppato da Yamaha, fu uno dei primi sistemi di aspirazione a geometria variabile al mondo, garantendo minori consumi in città e un funzionamento più fluido ai bassi regimi.

L’apice delle prestazioni fu raggiunto con l’arrivo del motore V6 da 2,5 litri. Frutto della collaborazione con Alfa Romeo, poteva raggiungere una velocità massima di 215 km/h (135 mph) e accelerare da 0 a 100 km/h in 8,3 secondi.