Lo stabilimento Alfa Romeo Cassino vive un momento difficilissimo. In assenza di novità importanti la produzione si è ridotta ai minimi termini. Meno di 18 mila auto sono state prodotte nel 2025 e le previsioni per il 2026 sono una vera e propria catastrofe. Si parla di meno di 13 mila unità secondo le previsioni. La UILM parla di vergogna con le ore di cassa integrazione che hanno superato quelle di lavoro e di vero e proprio punto di non ritorno per lo stabilimento ciociaro di Stellantis.
Senza novità lo stabilimento Alfa Romeo di Cassino si spegnerà lentamente
I dati disponibili evidenziano chiaramente il rischio concreto di un progressivo declino dello stabilimento in cui vengono prodotte Alfa Romeo Giulia e Stelvio e di un intero territorio che non può permetterselo. A questo scenario si aggiunge un ulteriore elemento di forte preoccupazione, come sottolinea Gennaro D’Avino: le continue promesse, gli annunci pubblicitari e le dichiarazioni sulla possibile riconversione del sito risultano ormai insostenibili. Ogni settimana vengono avanzate nuove ipotesi, senza però che vi sia alcun documento ufficiale, piano operativo o progetto concreto a sostegno. L’unico effetto reale è alimentare false speranze, creando l’illusione di un miglioramento che non si concretizza.
“Difendiamo Cassino”, afferma D’Avino, “perché qui esistono posti di lavoro concreti e un indotto che sostiene l’intero tessuto sociale della provincia”. La situazione attuale, invece, grava pesantemente sui lavoratori, costretti a fare i conti con contratti non rinnovati, attività ridotte e la minaccia di chiusure imminenti. La mancanza di azioni concrete rischia quindi di compromettere non solo l’economia locale, ma l’intera comunità, lasciando dietro di sé incertezze e tensioni sociali crescenti.

Ricordiamo che al momento nel sito oltre ad Alfa Romeo Giulia e Stelvio, la cui produzione è stata estesa fino a fine 2027, viene prodotta anche Maserati Grecale. Senza l’arrivo delle nuove generazioni e di un terzo modello forse di Maserati la situazione della fabbrica difficilmente si sbloccherà nei prossimi anni. Secondo indiscrezioni difficilmente prima di metà 2028 partirà la produzione del primo dei nuovi modelli del biscione. Insomma ci sarà ancora da soffrire e molto per la fabbrica di Cassino. Difficilmente le varie versioni speciali di Giulia e Stelvio in arrivo potranno migliorare più di tanto la situazione.
