Fiat Grande Panda è appena arrivata sul mercato e rappresenta la grande sfida del marchio torinese per tornare protagonista nel segmento B, il più importante e competitivo in Italia. Attualmente offerta con motorizzazioni ibride ed elettriche, entro fine anno arriverà anche una versione con motore tradizionale e cambio manuale, pensata per essere più accessibile e attirare una clientela più ampia. In questo scenario così agguerrito, la vettura di Fiat dovrà vedersela con concorrenti forti, in particolare con la Dacia Sandero, uno dei modelli più venduti sia in Italia che in Europa. Analizziamo da vicino FIAT Grande Panda e Dacia Sandero per mettere a confronto caratteristiche e differenze.
Ecco le differenze tra le due grandi rivali del segmento B: Fiat Grande Panda e Dacia Sandero
Fiat Grande Panda misura 3.990 mm di lunghezza, 1.760 mm di larghezza e 1.570 mm di altezza, con un passo di 2.540 mm. Il bagagliaio varia da 412 litri (ibrida e benzina) a 361 litri per l’elettrica. Lo stile richiama un piccolo crossover, con dettagli che rendono omaggio alla storica Panda, come le scritte in rilievo sulle portiere e i fari a Pixel. La versione elettrica ha uno sportellino frontale per il cavo di ricarica.
La Dacia Sandero è disponibile in due versioni: Streetway, più compatta e cittadina, e Stepway, dallo stile crossover. La Streetway è lunga 4.088 mm, mentre la Stepway raggiunge i 4.099 mm. Entrambe hanno un bagagliaio da 328 litri. Il frontale si caratterizza per i fari con la firma luminosa a Y, simbolo distintivo di Dacia.
Entrando nella FIAT Grande Panda, si nota subito uno stile che richiama quello della Panda originale, ma reinterpretato con un tocco moderno. La tecnologia è ben presente, con una strumentazione digitale su schermo da 10 pollici e un display da 10,25 pollici dedicato all’infotainment, che supporta Apple CarPlay e Android Auto. La plancia ha una forma morbida con bordi arrotondati, e alcuni dettagli degli interni richiamano il colore esterno della vettura. Un particolare interessante riguarda l’allestimento base, dove non è presente un vero sistema infotainment, ma solo un supporto per smartphone che funge da mini computer di bordo.
Al contrario, la plancia della Dacia Sandero è più semplice e funzionale, pensata per la praticità. La strumentazione è analogica, con un piccolo schermo per il computer di bordo. Solo le versioni più accessoriate offrono un sistema infotainment con display da 8 pollici, mentre le altre dispongono di un supporto per smartphone che può essere usato come mini infotainment.
Per quanto riguarda i motori, Dacia Sandero propone benzina, GPL e turbo benzina da 65 a 110 CV, con la versione ECO-G 100 a GPL capace di oltre 1.300 km di autonomia totale. Grande Panda invece è attualmente disponibile solo con motori ibridi mild hybrid ed elettrici. La versione ibrida monta un motore 1.2 a 3 cilindri da 100 CV, abbinato a un cambio automatico a 6 marce che integra un motore elettrico da 29 CV, per una potenza complessiva di 110 CV. Può viaggiare in modalità solo elettrica per circa 1 km a velocità fino a 30 km/h. La variante totalmente elettrica è spinta da un motore da 113 CV alimentato da una batteria da 44 kWh, garantendo un’autonomia di circa 320 km secondo il ciclo WLTP.
Per quanto riguarda i prezzi, la nuova FIAT Grande Panda parte da 18.900 euro nella versione Mild Hybrid, mentre per chi vuole passare all’elettrico puro il listino inizia da 24.900 euro. Prezzi che rispecchiano la sua posizione più alta rispetto alla Dacia Sandero, ma anche un’offerta tecnologica e stilistica più ricercata. La Dacia, invece, punta tutto sul rapporto qualità-prezzo: la Sandero Streetway, pensata per un uso prettamente urbano, parte da 13.950 euro, mentre la Stepway, con look da crossover e assetto leggermente rialzato, è proposta a partire da 16.250 euro. Una differenza importante che potrebbe attirare chi cerca un’auto pratica e accessibile, pur rinunciando a qualche contenuto premium in più offerto dalla rivale italiana.