Per celebrare il 25° anniversario da concessionaria ufficiale del “cavallino rampante”, Cauley Ferrari di Detroit si è concessa una Ferrari 296 GTS unica nel suo genere. La vettura, personalizzata col programma Tailor Made, interpreta i gusti dei titolari Jeff e Joe Cauley, che da un quarto di secolo vendono le “rosse” nella città americana simbolo dell’auto.
Per ricordare l’occasione speciale, sulle porte è stato collocato il numero che rende tributo all’importante ricorrenza anagrafica. Nella caratteristica veste, la supercar emiliana sfoggia una livrea dove si combinano l’Alluminio Lucido e gli inserti in Nero DS e Rosso Corsa, che corrono asimmetricamente al centro della vettura e fiancheggiano orizzontalmente la parte bassa della sua carrozzeria. Ne deriva una tela grafica di grande impatto, che distingue nettamente questo esemplare di Ferrari 296 GTS da tutti gli altri visti fino ad oggi.
Le modiche hanno coinvolto pure gli interni, che sono stati rivisti con materiali speciali, come i tessuti Jeans Aude e Superfabric Trilobato, combinati con Cordura Pro per le sedute e Ultrasuede per le zone inferiori. Ne deriva una tela grafica particolare, ma coerente nei suoi elementi linguistici. Sicuramente è un bel trattamento, ma un conservatore come me continua a preferire, di gran lunga, le classiche verniciature integrali Rosso Corsa o Giallo Modena.
La scelta di due sedili di colore diverso, come sulla recente F80, punta a dare risalto alla figura del pilota, evocando l’esperienza di una monoposto da corsa. Questa Ferrari 296 GTS Tailor Made è una dichiarazione d’amore della concessionaria Cauley per il marchio che rappresenta in un’area importante degli Stati Uniti d’America. Il suo look, di taglio aeronautico, mostra visivamente le straordinarie prestazioni offerte dal telaio e dal powertrain della vettura scelta per questo atto sentimentale.
Versione “targa” dell’omonima coupé, la Gran Turismo Spider si distingue dalle progenitrici (458, 488, F8) per l’arco sul lunotto, la finestra sul motore e le nervature dorsali. Ovviamente anche il resto del corpo grafico si concede alla vista con una fisionomia diversa. Con questa sportiva si è aperto un nuovo capitolo nel prestigioso libro delle scoperte del “cavallino rampante”.
La Ferrari 296 GTS, come le auto che hanno preceduto il suo arrivo in listino, sposa la soluzione del tetto rigido retrattile (RHT). Una soluzione che garantisce, da chiusa, lo stesso comfort della sorella coupé, col vantaggio delle emozioni en plein air, generosamente elargite una volta guadagnata la configurazione aperta. Quasi irrilevante il gap prestazionale sull’altra, che non emerge quasi per niente nella guida stradale.
Una Ferrari che conquista i sensi
Sotto il cofano posteriore libera la sua energia un motore V6 biturbo da 3.0 litri di cilindrata, con angolo di 120° fra le bancate, per ottimizzare la distribuzione dei pesi. L’unità endotermica è accoppiata a un cuore elettrico plug-in (PHEV), per una potenza di sistema di 830 cavalli, a 8.000 giri al minuto. Il salto in avanti compiuto rispetto alle progenitrici della stessa famiglia, nata negli anni ’70 con la 308 GTS, è di portata quantica. Anche l’efficienza operativa è di un altro pianeta.
L’energia dinamica giunge al suolo mediante un cambio a doppia frizione, con otto rapporti, che transitano fra loro alla velocità della luce. Il risultato della miscela? Un missile ruotato, che brucia il cronometro e regala emozioni della miglior specie, nonostante il basso frazionamento. Addirittura il sound è migliore di quello delle 488 ed F8 Tributo, per brividi sensoriali di altissimo lignaggio.
Le metriche sono al top, con un passaggio da 0 a 100 km/h in 2.9 secondi e da 0 a 200 km/h in soli 7.6 secondi. La punta velocistica si spinge nel territorio dei 330 km/h, raggiunti in fretta, grazie alla forza di una spinta vigorosa e travolgente. Eccezionale il tempo sul giro messo a segno sulla pista di Fiorano, dove la Ferrari 296 GTS completa una tornata in 1’21″80.
Se i numeri sono spaventosi, ancora di più lo sono gli aspetti sensoriali, legati al piacere di guida, qui ancora più alto che sulla SF90 Spider. Come riferito in un’altra occasione, il telaio, le sospensioni, l’aerodinamica e l’impianto frenante sono il meglio che si possa desiderare. Con la Ferrari 296 GTS il divertimento tocca il suo diapason. Ancora meglio va scegliendo l’Assetto Fiorano. Per chi vuole spingersi oltre, c’è la 296 Speciale A, che porta ancora più in alto l’asticella, avvicinandosi ulteriormente ai bolidi da corsa.








