Dodge è un marchio celebre per i suoi muscolosi V8, i SUV potenti e, più recentemente, per le sue proposte elettrificate ad alte prestazioni, queste però non troppo amate. Tuttavia, nel suo portfolio manca un tassello fondamentale, ovvero una vettura compatta, sportiva e accessibile, capace di catturare l’attenzione dei giovani automobilisti o di chi cerca un’auto agile e divertente senza spendere una fortuna.
Negli anni Novanta e Duemila, Dodge offriva proprio questo. C’erano infatti coupé come la Avenger e la Stratus, due porte dallo stile accattivante, motorizzazioni brillanti ma non esagerate, e un prezzo alla portata di molti. Non erano muscle car, ma offrivano un perfetto equilibrio tra sportività quotidiana e convenienza economica. Con l’uscita di scena della Stratus Coupé nel 2005, è svanita anche l’ultima opzione a trazione anteriore davvero popolare del brand. E oggi questo vuoto si fa sentire più che mai.
Con il prezzo medio delle auto nuove salito oltre i 40.000 dollari, Dodge non ha nulla da offrire sotto quella soglia che non sia un crossover. Di conseguenza, i giovani appassionati d’auto si rivolgono ad altri marchi, o rinunciano del tutto all’acquisto di un’auto nuova. Eppure, la soluzione è già a portata di mano. Il propulsore ideale, infatti, sarebbe già in casa: il quattro cilindri turbo GME-T4 da 2.0 litri, montato su modelli come la Hornet.
Con 268 cavalli e 400 Nm di coppia, questo motore supera nettamente il vecchio V6 della Stratus Coupé in termini di prestazioni ed efficienza. Immaginate questo motore inserito in una carrozzeria moderna e compatta, ispirata al design della nuova Charger Daytona ma con proporzioni adatte al segmento C. Una coupé sportiva a trazione anteriore, con stile deciso, prezzo accessibile (magari sotto i 35.000 dollari) e componenti ad alte prestazioni.
Un brand come Dodge cn una grande storia non deve per forza proporre una nuova elettrica da 50.000 dollari per conquistare il mercato. E gli americani hanno già dimostrato che tipo di appeal ha avuto e può avere tale proposta. Servirebbe (almeno in terra americana dove è possibile) una coupé termica grintosa, o persino una berlina compatta, che riporti entusiasmo nei giovani e che rilanci il fascino del marchio.