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L’eredità della Fiat 600 fra la gente della 1000 Miglia

La Fiat 600 si è resa protagonista di un vero e proprio omaggio che ha messo al centro le nuove generazioni ancora a marchio Fiat e Abarth

Fiat 600 1000 Miglia

I cinque giorni della 1000 Miglia, rievocazione giunta ormai alla sua 43esima edizione, si sono conclusi con una ulteriore vittoria dell’Alfa Romeo. Ma quella che è divenuta una vera e propria festa itinerante dove passione e tradizione si mescolano, ha visto fra i protagonisti anche la Fiat 600 che celebrava in quest’occasione i suoi primi 70 anni di esistenza. Così Fiat e Abarth hanno fatto breccia nel calore delle migliaia di appassionati assiepati lungo le strade dello storico percorso della competizione storica.

La 1000 Miglia, conclusasi a Brescia dopo 1.900 chilometri percorsi, ha rappresentato per la Fiat 600 e per il costruttore torinese una autentica possibilità di riconnettersi con le persone. In questo modo Fiat, che è marchio dall’importante valore sociale e pioniere dell’autentica mobilità accessibile, ha potuto incontrare migliaia di persone che affollavano le strade di oltre 50 città attraversate dalla competizione.

Fiat 600 1000 Miglia

La Fiat 600 fra le persone e il pubblico della 1000 Miglia

Il contesto ha permesso alla Fiat 600 di ritornare fra le persone, accolta da migliaia di sostenitori di ogni età che hanno trasformato ogni chilometro percorso in un’autentica esperienza collettiva. È così che il pubblico è diventato parte integrante della gara, trasformandola in una festa condivisa che ha messo Fiat al centro di tutto. Al centro di tutto si è espressa una Fiat 600 prima serie risalente al 1955 gestita da un equipaggio al femminile composto da Laura Confalonieri, vicedirettrice di Ruoteclassiche, e da Valentina Menassi che è giornalista e collaboratrice de Il Giornale. Entrambe si sono rese protagoniste di quella che ha rappresentato una vera e propria visione pioneristica di Dante Giacosa, a 120 anni dalla sua nascita, e della 600 stessa che ha democratizzato la mobilità in Italia a partire dal dopoguerra.

Accanto alla Fiat 600 d’epoca il costruttore torinese ha portato le cosiddette Support Car rappresentate dalla nuova 600 Hybrid e dalla Abarth 600e Scorpionissima; entrambe hanno supportato la 70enne Fiat 600 del 1955, incarnando allo stesso tempo l’evoluzione tecnica e stilistica del modello. Grazie alla nuova 600 Hybrid la squadra di supporto ha potuto apprezzare la sostenibilità e il comfort moderno in accordo con uno stile inconfondibilmente italiano. La Abarth 600e ha invece dato prova delle sue caratteristiche dinamiche legate a una potenza complessiva nell’ordine dei 280 cavalli erogati, che ne fanno la Abarth più potente di sempre.

Alle spalle c’è il supporto di Stellantis Heritage

La Fiat 600 si è resa quindi protagonista di un vero e proprio omaggio che ha messo al centro le nuove generazioni ancora a marchio Fiat e Abarth, che hanno portato su strada avanguardia e una visione che unisce tradizione e innovazione oltre che un approccio ingegneristico che mette al centro le persone.

Fiat 600 1000 Miglia

Non è mancato, in tal senso, il supporto di Stellantis Heritage che ha permesso alla Fiat 600 di 70 anni fa di completare l’intero percorso senza particolari problemi mostrando quindi grandi doti di affidabilità rendendo un autentico omaggio alla tradizione del marchio e dell’automobile italiana. Fra più di 400 auto d’epoca, provenienti da 29 Paesi, Fiat e Abarth hanno dimostrato che l’auto può ancora unire le persone puntando su ogni generazioni, sul territorio e sulla tecnologia; con al centro una Fiat 600 che è simbolo di un passato straordinario e al centro del futuro che verrà.