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Fiat Panda dimenticata in un bosco per ben 17 anni: la sorpresa dopo aver aperto il cofano

Anche se questa Fiat Panda necessita di un restauro, l’impresa è un chiaro esempio di quanto la city car anni Ottanta possa ancora stupire.

fiat panda nel bosco abbandonata

Nel cuore di un fitto bosco italiano, immersa tra rovi, muschio e natura selvaggia, una Fiat Panda di prima generazione è tornata a far parlare di sé. Rimasta abbandonata per oltre 17 anni, completamente inghiottita dalla vegetazione, la piccola utilitaria disegnata dal celebre Giorgetto Giugiaro è diventata un simbolo di resistenza meccanica e, ora più che mai, nostalgia automobilistica.

fiat panda nel bosco abbandonata

Il ritrovamento è stato documentato da uno YouTuber esperto in restauri e salvataggi di veicoli storici, che ha notato la carcassa durante una delle sue esplorazioni tra territori decisamente remoti. A colpirlo non è stato solo il degrado, ma l’incredibile “fusione” della carrozzeria con l’ambiente circostante. L’erba superava i finestrini della Panda, mentre solo il tetto, parte del cofano e qualche vetro sporgevano come fossero reperti archeologici del Novecento su quattro ruote.

fiat panda nel bosco abbandonata

Spinto dalla passione (e da un pizzico di romanticismo, che non guasta mai), il creator ha deciso di tentare un recupero apparentemente impossibile di questa Fiat Panda in versione nature. Dopo aver rimosso manualmente la vegetazione e fatto emergere l’auto, è stato necessario l’intervento di un carro attrezzi per trasportare la Panda in officina. Da lì è cominciata una delle sfide più complesse mai affrontate sul canale.

fiat panda nel bosco abbandonata

L’abitacolo, come prevedibile, versava in condizioni critiche, ma conservava intatti sedili, cruscotto, leva del cambio e volante originale. Un dettaglio che ha spinto lo YouTuber a fare l’impensabile, ovvero provare a riavviare il motore.

Dopo aver sostituito la batteria e con qualche tentativo, il piccolo propulsore della Fiat Panda “selvaggia”, probabilmente un 0.9 litri da 45 cavalli, ha ripreso a girare, sorprendentemente senza esitazioni. “È partita come se stesse aspettando quel momento”, racconta entusiasta il protagonista del video. Un piccolo miracolo meccanico, che dimostra ancora una volta la longevità e l’affidabilità dei motori Fiat dell’epoca.

Anche se l’auto necessita di un restauro completo, l’impresa è un chiaro esempio di quanto la meccanica semplice e robusta delle city car anni Ottanta possa ancora stupire. La prima generazione della Panda, nelle varianti 30 e 45, ha rappresentato un pezzo importante della storia automobilistica italiana per la sua proposta accessibile, pratica e, praticamente indistruttibile.