Chi fosse interessato all’acquisto di un’automobile diesel prodotta in Italia farebbe bene ad affrettarsi, dato che l’addio al gasolio tricolore è ormai imminente. Attualmente, tra le 78 vetture a gasolio ancora disponibili nel nostro Paese, solamente quattro portano la firma di brand italiani, e due di queste sono prossime all’uscita di scena. Stiamo parlando della Alfa Romeo Giulia e della Stelvio, ancora reperibili nei concessionari ma destinate a essere ritirate dai listini con l’arrivo delle nuove generazioni.
Il modello 2025 della Stelvio sarà proposto esclusivamente con motorizzazioni ibride leggere (MHEV), full electric (BEV) e, forse, una variante benzina. Lo stesso destino attende la prossima Giulia, decretando la fine dell’era diesel per entrambe.
Le attuali versioni di Giulia e Stelvio montano il conosciuto e apprezzato motore turbodiesel 2.2 litri, capace di erogare 160 CV e 450 Nm di coppia. Le offerte attuali includono sconti consistenti: Giulia è proposta a 44.935 euro, invece dei 51.500 euro di listino, mentre la Stelvio si può acquistare a 49.375 euro, ben al di sotto dei 56.600 euro previsti normalmente. Una chiara strategia per svuotare le scorte in vista dell’arrivo dei nuovi modelli, previsti tra il 2025 e il 2026.
Una volta che Giulia e Stelvio lasceranno la scena, resteranno sul mercato soltanto due auto italiane con motore diesel. Stiamo parlando della Fiat Tipo e dell’Alfa Romeo Tonale, entrambe equipaggiate con il collaudato 1.6 Multijet da 130 CV. La Tonale è in vendita a 35.244 euro, anziché 40.600 euro, mentre la Tipo è ancora più accessibile, proposta a 16.200 euro contro un listino di 18.200.
Anche queste due ultime sopravvissute potrebbero avere i giorni contati. Per la Alfa Romeo Tonale è previsto un restyling entro fine anno, e non è escluso che la motorizzazione diesel venga abbandonata a favore dell’ibrido. Passando alla Fiat Tipo, la sua uscita di produzione è già nell’aria, per lasciare spazio ai nuovi modelli del brand. Il Made in Italy diesel, in soldoni, è ormai prossimo al capolinea, ma d’altronde il mercato sta già voltando pagina verso un futuro sempre più elettrificato.