Una Ferrari Daytona SP3 è la protagonista di un drifting continuo in una rotonda, che porta a disegnare una mega ciambella sul manto bituminoso. Non sappiamo dove è stata girata la scena, ma poco importa. Sicuramente il driver ci sa fare molto bene ed ha una padronanza sublime del mezzo, ma il contesto è sbagliato per l’esercizio di simili pratiche. A meno che il tratto interessato dai funambolismi non sia stato interdetto alla normale circolazione, da parte delle autorità competenti, per consentire lo show.
Pur essendo un’auto sportiva purosangue, incline quindi all’uso estremo, fa un certo effetto vedere un veicolo di altissimo lignaggio come la Ferrari Daytona SP3 impegnato in simili divagazioni, di matrice, come dire, “popolare”. Forse la cosa dipende dalla sua esclusività e dal taglio glamour, che fa ipotizzare azioni molto incisive, in quadri diversi e più intonati al prestigio del modello.
Gli show stradali, come quello offerto dal video, non depongono a favore dell’immagine, oltre che della sicurezza pubblica. Preferirei che il potenziale del mezzo venisse tirato fuori in contesti più appropriati, come le piste, giusto per fare un esempio. Le arterie viarie destinate all’ordinaria circolazione non solo la tela giusta per funambolismi di questa natura. Almeno per quel che mi riguarda. Tranne se, come scritto prima, si tratta di strade chiuse espressamente e con tanto di autorizzazione per produrre alchimie fumanti di tale specie.
Resta da apprezzare, comunque, l’atteggiamento di chi si gode in pieno le supercar più esclusive, oltre la semplice dimensione museale. Del resto, è proprio questo a differenziarle dai quadri e dalle sculture di Michelangelo: la loro natura di opere d’arte dinamiche. Protagonista delle riprese, come dicevamo, è una splendida Ferrari Daytona SP3, in tinta bianca. Vi confesso che adoro questo modello. Mi piace, in particolare, la sua esuberanza visiva, legata alla più nobile tradizione del marchio.
I volumi plastici e scultorei della carrozzeria evocano infatti le alchimie espressive della mitica 330 P4, ma in modo completamente diverso. Lo specchio di coda si lega anche alla 250 P5 Berlinetta Speciale Pininfarina. Qui Flavio Manzoni ha fatto davvero un eccellente lavoro. Cosa che, purtroppo, non accade sempre con le “rosse” dell’era moderna, secondo me.
Questa “belva” della Serie Icona crea dipendenza sul piano visivo. Il suo carisma è contagioso. Impossibile confonderla con qualsiasi altra auto. Le specifiche estetiche del modello sono uniche e inebrianti. Di almeno pari livello è la parte meccanica. Sul telaio del LaFerrari Aperta, usato come anima strutturale, trova accoglienza, in posizione posteriore centrale, un motore V12 aspirato da 6.5 litri di cilindrata. Questo capolavoro ingegneristico, icona assoluta dell’universo endotermico, mette sul piatto 840 cavalli di razza, al servizio del piacere.
Il suo stratosferico vigore energetico è condito da musicalità meccaniche di incredibile splendore, per un pacchetto adrenalinico all’ennesima potenza. Le metriche prestazionali sono al top, ma non riescono a dare un’idea delle emozioni uniche e inimitabili che la Ferrari Daytona SP3 regala a bordo. Riportiamo comunque le cifre per dovere di cronaca: accelerazione da 0 a 100 km/h in 2.85 secondi e da 0 a 200 km/h in 7.4 secondi. Velocità massima di oltre 340 km/h. Adesso, però, la parola passa al video dello show, condotto con grazia dall’autore. Buona visione e, mi raccomando, senza tentativi di emulazione!