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Oltre 11mila Fiat 500 richiamate, problema al software di monitoraggio della pressione

I valori per il monitoraggio della pressione per un certo numero di Fiat 500 sono stati programmati erroneamente durante l’assemblaggio.

Oltre 11mila Fiat 500 richiamate

Per molti può non sembrare un problema grave e, in effetti, non sono molti gli automobilisti che verificano da soli, costantemente, la pressione dei pneumatici. Il richiamo per un considerevole numero di veicoli Fiat, in particolare di 500, arriva per la mancanza di determinati standard legali su un dettaglio come questo.

Le Fiat 500 in questione non rispettano gli standard federali di sicurezza stabiliti negli Stati Uniti per i veicoli a motore. Si parla, infatti, dell’FMVSS 138 che fa riferimento ai sistemi di monitoraggio della pressione dei pneumatici.

Oltre 11mila Fiat 500 richiamate

Secondo i documenti presentati alla NHTSA da FCA US LLC, il produttore con sede a Auburn Hills ha rilevato questo problema già nel febbraio 2019. In quel periodo, infatti, lo stabilimento di assemblaggio di Toluca in Messico è stato informato che i valori di riferimento per il monitoraggio della pressione per le Fiat 500 erano stati programmati erroneamente durante l’assemblaggio.

Il problema era stato inizialmente individuato su un veicolo di prova ingegneristico. Le successive indagini hanno rivelato una pressione di 38 psi indicata sulla targhetta del pneumatico, rispetto a un intervallo di attivazione del sistema di monitoraggio compreso tra 27 e 28 psi. Questo valore, però, risulta leggermente inferiore al requisito del 25% (ovvero 28,5 psi, per la legge statunitense) definito dall’FMVSS 138, ma comunque superiore alla “pressione di attivazione minima”, che è di 20 psi, stabilita dallo standard di sicurezza.

Oltre 11mila Fiat 500 richiamate

Il dipartimento di ingegneria dell’azienda ha esaminato i registri di produzione delle Fiat 500 nel febbraio 2019. Ad aprile 2019, gli esperti di sicurezza hanno deciso di procedere con un richiamo. Tuttavia, già a maggio 2019 FCA aveva presentato una petizione alla National Highway Traffic Safety Administration per ottenere un’esenzione dai requisiti di notifica e rimedio.

Per motivi burocratici, di ritardi vari, il rifiuto della petizione è stato registrato presso il Federal Register oltre cinque anni dopo. Quindi, anche se a distanza di un po’ di tempo, l’azienda, obbligata a riparare tutti gli esemplari di Fiat 500 potenzialmente interessati. Ovviamente senza alcun costo per i clienti. L’aggiornamento del software risolve comunque il problema.

I concessionari e i clienti saranno avvisati a partire dal 14 agosto 2024. Qualsiasi proprietario che abbia sostenuto spese per risolvere un problema successivamente oggetto di richiamo ha diritto al rimborso. Sono interessati 11.650 veicoli, tutte Fiat 500 vendute negli Stati Uniti.

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